centro storico, montano, Pescopagano, Pietropagana (denominazione storica) (IX)

Pescopagano, 867 - 867

Il centro storico di Pescopagano si sviluppa attorno al castello del XV secolo attualmente allo stato di rudere. Molti palazzi gentilizi sono stati costruiti nel XVIII e XIX secolo, dopo il terremoto del 1694, in stile neoclassico. Tra di essi i due palazzi Pascale costruiti su un precedente complesso monumentale, il palazzo Tullio con giardino all’italiana, il palazzo Scioscia, il palazzo Quagliella, il palazzo Orlando Miele e i due palazzi Laviano in Via Nazionale, di cui il primo dei due presenta un portale in pietra sormontato da un’archeggiatura pensile in stile medievale e il secondo, restaurato all’inizio del 1900, ha due loggette a tre luci sopra il portone d’ingresso sorrette da colonnine in stile neoclassico sormontate da capitelli corinzi. Vicino a palazzo Scioscia, in Piazza della Sibilla, si trova la Torre dell’Orologio costruita sull’antica Porta Sibilla

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Pescopagano si trova a nord-ovest della provincia di Potenza, a confine con quelle campane di Salerno e Avellino. Posto ad un’altitudine di 954 m s.l.m. fa parte della comunità montana di Marmo Platano
  • LOCALIZZAZIONE Pescopagano (PZ) - Basilicata , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Sibilla, Pescopagano (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pescopagano subisce l’occupazione dei Goti e dei Longobardi e tra il IX e X secolo viene attaccato più volte dai Saraceni. Seguendo le vicende dei territori circostanti, entra tra i possedimenti di vari signori, tra cui i De Poncellis, ai quali subentra, agli inizi del Trecento, Nicolò Gesualdo, i cui discendenti conservano il possesso fino alla fine del XVII secolo. Gli ultimi signori prima dell’abolizione dei diritti feudali da parte di Napoleone sono i marchesi D’Andrea. Nel 1799 con l’avvento della Repubblica partenopea diventa uno dei quattordici cantoni in cui è diviso il Dipartimento dell’Ofanto. Nella notte del 26 novembre 1861 a Pescopagano si conclude l’avventura delle truppe del brigante lucano Carmine Donatelli Crocco e del generale borbonico Josè Borjès, questi vengono decimati e costretti alla fuga nei boschi dalla Guardia nazionale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700204627
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'