centro storico, montano, concentrico, difensivo, Forenza (IX)

Forenza, IX

Il centro, di antiche origini, è adagiato su un colle da cui si può ammirare, oltre al Monte Vulture, il panorama del Tavoliere delle Pugliese, fino al Gargano. La parte antica è suddivisa tra il pianoro, risalente al periodo alto-medioevale, la prima parte della costa del colle, sotto il pianoro, su cui si sviluppa la città medievale delimitata dalle mura, e la mezzacosta, con gli insediamenti sei-settecenteschi, fuori le mura angioine (XIII sec.) di cui oggi sono visibili solo i resti oltre le torri inglobati negli edifici. Il suo patrimonio storico-architettonico mostra soprattutto monumenti religiosi, tra cui figurano: la chiesa di San Pietro, la chiesa di Santa Nicola Vescovo, la chiesa di San Vito, la chiesa dell’Annunziata

  • OGGETTO centro storico montano, concentrico, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro dell'Appennino Lucano, a nord della provincia di Potenza, nell’alta valle del fiume Bradano, situato a 836 metri s.l.m. sullo spartiacque tra i bacini dei fiumi Ofanto e Bradano
  • LOCALIZZAZIONE Forenza (PZ) - Basilicata , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Roma, Forenza (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paese ha ereditato il nome dall'antica città apula di Forentum o Ferentum, occupata dai Romani nel 317 a. C. e divenuta municipio in epoca augustea e i cui ruderi sono ancora visibili nelle vicinanze dell’abitato. All’epoca la colonia era ubicata su una strada che collegava Venusia a Bantia e Acheruntia; poiché non erano in grado di difendersi dai frequenti attacchi esterni, gli abitanti di Forentum costruirono un nuovo centro abitato su una collina non molto distante, e che corrisponde proprio all’attuale Forenza. Una prima notizia scritta dell'attuale esistenza del paese si ha in un documento del 1084, in cui Pagano, signore di Forenza, dona un appezzamento di terra alla Trinità di Venosa. La cittadina ha subito diverse dominazioni, prima bizantina, poi longobarda, periodo questo a cui risale l’edificazione del suo castello, collocato al centro del pianoro, oggi Piazza Regina Margherita. Inserita tra le proprietà demaniali sul finire del Duecento, fece parte del Gastaldato di Acerenza e, sotto i Normanni, della Contea di Gravina. Il feudo passò poi nel principato di Melfi, infeudato ai Caracciolo, che ne conservarono il possesso fino alla prima metà del XVI secolo, quando per volontà di Carlo V fu assegnata ai Doria
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700204596
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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