torre, costiera, Torre dell'Orso (SECOLI/ XVI)

Melendugno, SECOLI/ XVI

La torre fu realizzata a picco sul mare, posta su uno sperone roccioso che cade in basso in una lunga lingua di sabbia dell’omonima località balneare. Torre dell’Orso comunicava visivamente con altre due costruzioni: a sud con la torre, oggi scomparsa, di Sant’Andrea e, a nord, con Torre Roca Vecchia. Il costone roccioso ospita, oltre alla torre, diverse cavità che compongono un piccolo sito rupestre già frequentato in antichità. La torre è costruita in conci regolari di tufo tenero e ripropone il modello caratteristico del Regno di Napoli, anche se, a causa dell’erosione della pietra, oggi si presenta come rudere con importanti mancanze dovute a crolli. In particolare è andato perso lo spigolo sud e l’interno risulta totalmente inagibile. Tuttavia, nonostante le mancanze, esistono ancora tracce delle caditoie, forse tre su ogni lato, ricavate nello spessore del muro e si nota ancora una feritoia. I nomi delle torri hanno sempre a che fare con qualche particolarità legata al territorio, a un evento o un personaggio che ha avuto a che fare con essa; tuttavia, non sappiamo nulla di certo sull’origine del nome di questa torre, sebbene esistano diverse ipotesi. Secondo alcuni studiosi il nome Orso potrebbe provenire da Urso, cognome del proprietario del posto nell’antichità, ma stando a un’altra ipotesi, avendo le torri spesso e volentieri nomi di santi, questo deriverebbe da Sant’Orsola, da cui l’abbreviazione “Orso”. Un’ulteriore ipotesi sulla toponomastica del luogo, e quindi della torre, si lega alla morfologia del costone roccioso su cui è stata costruita la fortificazione costiera, che avrebbe il profilo di un orso se la si guarda dalla spiaggia. Anche se l’erosione ha consumato la pietra, è ancora visibile. Torre dell’Orso è citata nella cartografia antica a partire dal XVI secolo, ma è riportata col nome di “Torre del Porto dell’Orso”, poi come “Torre dell’Urso”, ancora come “Torre del Capo Dorso” e infine “Torre dell’Orso”. Questi cambi di nome sono riportati negli elenchi del Viceré del 1569. Di questa torre conosciamo l’artefice, il costruttore leccese Giovanni Tommaso Garrapa, come testimonia il documento datato 27 settembre 1567 in cui si registra il pagamento di 100 ducati per la realizzazione dell’edificio. I lavori furono portati a termine solo in seguito da Angelo Garrapa, fratello di Giovanni Tommaso, che tentò più volte di ottenere il saldo per la fabbrica come testimoniato dal documento di conclusione lavori del 12 dicembre 1580. Angelo ottenne il saldo solo nel 1583 riscuotendolo dalla Regia Camera. Poco dopo, il procuratore dell’Università di Borgagne, Bartolomeo Petruzzo, fu incaricato di armare la torre che risultava abbandonata già nel XIX secolo, a causa delle sue pessime condizioni

  • OGGETTO torre costiera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Pugliese
  • LOCALIZZAZIONE Melendugno (LE) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Camillo Cavour, Melendugno (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE e torri costiere costituiscono un elemento caratteristico del paesaggio pugliese, che conserva ancora numerosi esemplari notevoli. Si tratta di strutture fortificate collocate lungo le coste che venivano edificate per prevenire possibili invasioni dal mare. Nei secoli XV e XVI l’attività piratesca lungo le coste pugliesi del Regno di Napoli fu particolarmente intensa producendo, tra i vari, il devastante attacco di Otranto nel 1480 e il saccheggio di Vieste nel 1554. Consolidato il potere spagnolo nel Meridione, nel 1532 il viceré Pedro da Toledo ordinò la costruzione in tutto il viceregno di torri costiere di segnalazione; risale al 1563 un secondo e più esteso piano di edificazione di fortificazioni costiere ordinato dal viceré Pedro Afán de Ribera, in ottemperanza del quale fu costruita anche Torre dell’Orso, nel comune di Melendugno, posta a circa 20 metri dal mare e a 16 di altitudine
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA dato non disponibile
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389269
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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