terme, private, Terme Ferrara (fine SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ II-VI)

Canosa di Puglia, SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ II-VI fine

Il complesso termale, dotato di numerosi vani, si conserva maggiormente nel settore orientale (vani A, B e C) e doveva occupare un'area di 43 x 60 metri. L'ambiente A, rimaneggiato da interventi moderni e interpretato come laconicum (sauna), conservava le pareti in opus mixtum con inserti di opera reticolata ammorsata al laterizio; sulle pareti lunghe si aprivano tre ampie nicchie. Si accedeva poi al vano B , un ambiente di servizio parzialmente scavato nel banco tufaceo, che presentava in corrispondenza dello spigolo nordorientale una scala di accesso al piano superiore; mentre sul lato occidentale si apriva una porta che conduceva al vano C, di forma irregolare e parzialmente scavato nel banco tufaceo, costruito nell’Ottocento. A ovest dell’ambiente B si conservava il vano D absidato , identificato come calidarium, coperto al centro da una volta a crociera e sui lati da volte a botte, in corrispondenza delle quali erano disposte due vasche. Il vano era dotato di un sistema di riscaldamento sia pavimentale, di cui resta il piano di fondo dell'ipocausto composto da tegulae mammatae, sia parietale (tubuli), alimentato da tre praefurnia, posti sui lati dell'abside. A sud del calidarim si apriva l'ambiente E a esedra, con probabile funzione di unctorium o conisterium, legato alle attività ginniche della palestra. Dal lato opposto all'abside del vano D si accedeva al tepidarium, non conservato, e al frigidarim, un vano quadrato con volta a crociera

  • OGGETTO terme private
  • CARATTERI AMBIENTALI La città di Canosa sorgeva sul margine nord-occidentale dell’altopiano delle Murge, da cui dominava la valle dell’Ofanto e la pianura del Tavoliere delle Puglie. Le Terme Ferrara, che prendono il nome del proprietario dell'edificio dove furono inglobate forse nell'Ottocento, sono ubicate nei sotterranei di un condominio moderno nell’attuale centro urbano, che si affaccia su piazza Terme
  • LOCALIZZAZIONE Canosa di Puglia (BT) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Terme, Canosa di Puglia (BT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’antica città di Canusium (Canosa di Puglia) si contraddistingue per lla lunga continuità insediativa, che va dall’età del Bronzo (II millennio a.C.) ad oggi. Fu prima un insediamento daunio, caratterizzato da nuclei sparsi intorno a un’acropoli centrale; divenne poi alleata di Roma nel 318 a.C. e acquistò lo statuto di municipio nell’88 a.C. L’impianto urbano della città subì delle trasformazioni, a seguito del processo di romanizzazione: fu eretta la cinta muraria, che racchiudeva numerosi edifici pubblici e residenziali inseriti in un reticolo viario ordinato. La città era, inoltre, attraversata dalla via Traiana. L’economia canosina era legata soprattutto all'agricoltura, alla transumanza e alla lavorazione della lana. In età antonina (fine del II secolo d.C.) la città, elevata al rango di colonia con il nome Aurelia Augusta Pia Canusium, conobbe un notevole sviluppo urbanistico, riconducibile all’opera del mecenate Erode Attico, volto alla costruzione di opere pubbliche (tempio di Giove, l'acquedotto, due edifici termali e un arco lungo la via Traiana). In aree extraurbane, al di là delle mura urbiche, erano ubicati alcuni nuclei funerari ipogeici scavati nel tufo e la più vasta necropoli presso il torrente Lamapopoli, realizzata nel II secolo d.C. e in uso almeno fino al VI secolo d.C. L’importanza politica e amministrativa di Canosa continuò a crescere in età tardoantica, fra il IV e il VI secolo d.C., quando la città divenne capoluogo della provincia di Apulia et Calabria e ospitò un’importante diocesi. L’edificazione di numerosi e importanti edifici di culto, legata agli interventi del vescovo della città Sabino (514-566? d.C.), comportò un nuovo assetto urbanistico del centro urbano. Dei due edifici termali presenti nella città romana, nel gennaio 1967 furono individuate le Terme Ferrara, il cui modello planimetrico era quello tipico degli edifici termali minori dei primi secoli dell'impero (I-II secolo d.C.), caratterizzato dalla partizione in due nuclei: il primo relativo ai bagni, con gli ambienti disposti secondo un sistema assiale (frigidarium-tepidarium-calidarium), mentre il secondo era destinato alla palestra e ai servizi, con la mancata separazione del bagno maschile da quello femminile. Dall'analisi della tecnica edilizia e della tipologia planimetrica si può datare la costruzione dell'edificio all'età antonina (fine del II secolo d.C.), con una fase di ristrutturazione o modifica dell'impianto, attestata soltanto dalla chiusura dell'esedra dell'ambiente E con una muratura in opus vittatum, in età tardoantica (V-VI secolo d.C.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389183
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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