fontana, Fontana dei mascheroni (SECOLI/ XVI)

Laterza, SECOLI/ XVI

I lavori di rigenerazione furono commissionati nel 1544 dal Marchese Pietro Antonio D’Azzia, in ricordo del quale furono scolpiti nel prospetto della fontana la data di fabbricazione e lo stemma. Quest’ultimo deriva dalla fusione dei blasoni delle due famiglie marchesali imparentatesi a seguito di un matrimonio: il rastrello dei D’Azzia in diagonale e l’arme dei Brancaccio, formata dalle branche di leone munite di artigli. Il toson d’oro (vello di pecora) pende al di sotto dello stemma, a simboleggiare l’ordine cavalleresco asburgico; i D’Azzia, infatti, ricchi ed influenti cavalieri, provenivano dalla provincia di Sassonia ed erano funzionari imperiali di Federico II di Svevia (1194-1250). Nessuna fonte consente la conoscenza precisa della distrutta struttura originale, testimoniata solo dai frammenti dell’acquedotto romano incorporati nella fontana del XVI secolo. Il Marchese D’Azzia ordinò la costruzione di un condotto in carparo a cielo aperto che nasceva dalla sorgente e canalizzava le acque nel complesso della nuova fontana. Da tale condotto defluiva l’acqua fino a qualche decennio fa; oggi invece essa scorre attraverso una tubatura in cemento, tramite cui si accumula in una cisterna per poi fuoriuscire dai fori di emissione fregiati da mascheroni bronzei di fattura rinascimentale. Da questi l'acqua finisce nell'abbeveratoio per proseguire il suo corso in un piccolo bacino (detto lavatoio) da cui, attraverso un canale, precipita nel fondo della vicina gravina. Degni di nota sono i suggestivi mascheroni, le cui bocche comunicano direttamente con le sorgenti. Accigliati e baffuti volti finemente scolpiti nel metallo, incorniciati da una folta capigliatura: alla mera funzione decorativa potrebbe in essi essere congiunta quella apotropaica

  • OGGETTO fontana
  • LOCALIZZAZIONE Laterza (TA) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Plebiscito, 52, 74014 Laterza TA, Laterza (TA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il corso d’acqua è situato attualmente a quattro metri di profondità dal piano di calpestio. Risulta che tale dislivello si sia venuto a creare nei secoli per effetto del dilavamento delle acque che hanno accumulato detriti, causando un notevolmente sollevamento del fondo della lama (in Puglia sono note come lame i solchi erosivi poco profondi, tipici del paesaggio pugliese, che canalizzano le acque provenienti dalle precipitazioni atmosferiche dall'altopiano della Murgia fino al punto di chiusura del bacino idrografico di appartenenza). Pertanto, il condotto è stato incorporato in un tunnel della larghezza di circa tre metri, a cui si accede attraverso i tombini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600388943
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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