centro storico, collinare, Laterza, Latercio (denominazione storica, cit. 1082), Lacertia (denominazione storica, epoca medievale) ((?) XI)
Laterza,
XI -
Centro di collina, dalle antiche origini. Nel tessuto urbano del centro storico attuale si possono ancora riconoscere i percorsi del centro medievale. Del vecchio castello sono ancora visibili un tratto dell'antico fossato e le mura merlate che proteggevano a nord l'antico "castrum de tertia". Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano la chiesa matrice di San Lorenzo e gli edifici di culto che sorgono nella gravina omonima, tra cui le chiese di San Giacomo, San Vito, Sant’Antonio del Fuoco e del Cristo Giudice e il santuario della Mater Domini
- OGGETTO centro storico collinare
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CARATTERI AMBIENTALI
Si colloca sui primi contrafforti dell’altopiano della Murgia sud-orientale, ad ovest della provincia di Taranto, al confine tra la Puglia e la Basilica, a 340 m sopra il livello del mare in un punto strategico, sul ciglio della Gravina omonima. Fa parte del più ampio territorio delle "Gravine", che attraversa tutto l'arco jonico-tarantino fino alla Murgia Barese e a quella di Matera
- LOCALIZZAZIONE Laterza (TA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via Crispi, Laterza (TA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primitivo insediamento risale probabilmente all'XI secolo ed è fortemente condizionato dalla presenza della Gravina. Si tratta di un insediamento rupestre medievale che sfruttava cavità e grotte naturali, localizzate sui fianchi di un ampio impluvio costituito da un ventaglio di piccole lame confluenti nel letto di un affluente della Gravina di Laterza, riconosciuto nell'attuale via delle Concerie. All'interno dell'abitato, che aveva una notevole estensione, si contano almeno venti chiese rupestri; si ampliava anche sotto l'attuale centro storico con una occupazione sub divo che si addensava sul promontorio delimitato dall'ansa della Gravina. Secondo le fonti storico-archivistiche, ai tempi della dominazione sveva di Federico II, Laterza possedeva anche una cinta muraria ed un castello. Dal 1292 al 1463 il feudo di Laterza fece parte del principato di Taranto. Questi anni furono caratterizzati da dure lotte tra paesi vicini e i laertini dovettero resistere agli assalti di Matera e Castellaneta. Ciò spinse i feudatari di Laterza a costruire il castello, il cui nucleo originario risale al 1393, data leggibile su un'iscrizione dei capitelli del portale d'ingresso. Intorno al XV secolo l'abitato si estese verso occidente con il rione Mesola, che si sviluppa su un altipiano, il cui basamento dalle ripide sponde costituisce una difesa naturale. Nel 1546 fu investito del marchesato di Laterza Giovanni Battista I D'Azzia, il quale trasformò il vecchio castello in un palazzo residenziale tardo rinascimentale, l'odierno palazzo marchesale, com'è attestato da un'iscrizione risalente al 1548 incisa in uno stemma bipartito in pietra bianca posto all'ingresso. Con l’avvento della monarchia aragonese nel Regno di Napoli, il feudo di Laterza passò dal 1497 fino al 1655 in possesso della famiglia spagnola dei d’Azzia. Divenendo i signori e Marchesi di Laterza, trasformarono il castello medievale nella loro dimora rinascimentale. Per mancanza di una successione diretta maschile, il feudo venne ereditato, dopo brevi passaggi familiari, ai Perez Navarrete, che saranno i padroni incontrastati di questo territorio dalla metà del 600 fino al primo decennio dell’ 800, quando grazie all’estensione del codice napoleonico venne abolito il sistema feudale in tutta l’Italia meridionale. Successivamente entrerà a far parte del Regno d'Italia. Negli ultimi decenni del '700 ebbe inizio la costruzione del Borgo fuori le mura, il palazzo Punzi e la vicina chiesa di S. Filomena costituiscono gli unici edifici di un qualche pregio realizzati sul finire del XVIII secolo. Dal 1806, con l'eversione della feudalità la cittadina fu governata direttamente dal regno borbonico; successivamente entrerà a far parte del Regno d'Italia
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365417
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0