centro storico, difensivo, religioso, Conversano, Norba (denominazione storica), Cupersanum (denominazione storica, V secolo) (V)
Conversano,
V
Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali, delimitata da viabilità e quartieri storici di formazione, esposta a sud. Presenta funzioni di culto, assistenziali, produttive, artigianali e residenziali
- OGGETTO centro storico difensivo, religioso
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro situato a circa 30 Km da Bari sui primi rilievi della Murgia. La città sorge su una collina a 219 s.l.m. e domina il territorio circostante sino al mare Adriatico, che dista circa 8 km
- LOCALIZZAZIONE Conversano (BA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Castello, Conversano (BA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Conversano sorge sui resti dell'antica Norba peuceta e ha restituito numerose tombe databili al IV-III secolo a.C. e i resti di imponenti mura megalitiche. Col nome di Norba appare nella Tabula Peutingeriana, nel V secolo d.C. mutò il nome in Cupersanum. La medievale Cupersanum fu contesa a lungo fra Bizantini e Longobardi, che nel VII secolo la fortificarono: in questo periodo fu sede di un gastaldo. Fu sotto la dominazione bizantina dalla fine del IX secolo fino al 1054. In quest'epoca ebbe inizio la costruzione della cattedrale (secolo XI) e l'insediamento dei Benedettini (metà del X secolo). Assunse il titolo di contea sotto i Normanni. Primo Conte fu Goffredo d'Altavilla, nipote di Roberto il Guiscardo, in seguito la contea passò sotto diversi feudatari, tra cui i Brienne, gli Enghien, i Lussemburgo, gli Orsini fino agli Acquaviva d'Aragona, che conservarono il titolo dal 1456 al 1806. Imponente, sul largo della Corte, il castello di origine normanna, modificato più volte fino al secolo XVIII. A poca distanza sorge la cattedrale romanica. La sua costruzione fu iniziata tra l'XI e il XII secolo e completata durante la seconda metà del XIV secolo. Al XIV secolo è infatti riferibile la facciata tripartita in lesene, con rosone centrale e protiro riccamente scolpito. Già restaurata nel XVIII secolo, fu distrutta nel 1911 da un incendio e in seguito fu ricostruita nelle stesse forme originarie. Al suo interno si venera la Madonna della Fonte, una delle icone più antiche di Puglia, risalente al XII secolo. In prossimità delle mura megalitiche, sorge il monastero di S. Benedetto, uno dei più significativi monumenti del centro storico. La tradizione ritiene sia stato fondato da S. Mauro. Abbandonato dai monaci benedettini alla fine della dominazione sveva, fu sede di religiose dello stesso ordine, la cui badessa mitrata esercitò dal 1266 una vera e propria giurisdizione feudale su parte del clero e della popolazione, estendendo la sua autorità anche al di fuori dei confini municipali. L'abitato in età medievale si sviluppava all'interno delle mura megalitiche riutilizzate ed integrate ed era caratterizzato da un nucleo principale a nord costituito da castello, cattedrale e chiesa e convento di San Benedetto. Successivamente si aggiunse il Borgo di Casalvecchio, in concomitanza con la costruzione del convento di San Francesco extra moenia (XIII sec.), sotto il conte Ugo di Brienne, con asse viario centrale (via Arrigo) e strade disposte a spina di pesce. L'espansione databile fra il XIV e il XV secolo, viene delimitata da una cinta muraria (non più esistente) e dotata di tre torri quattrocentesche e di tre porte (la tarantina ad est, tuttora esistente, la torre del casale a sud e la torre dell'orologio a ovest, ora distrutte). Torre dell'orologio, edificata nel 1585, dal feudatario Adriano Acquaviva di lato alla chiesa di S. Francesco, apriva Casalvecchio al borgo di Casalnuovo, voluto dal conte ad ovest del primo nucleo, con una pianta a maglia ortogonale, tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo. In età moderna furono costruiti numerosi chiese, conventi e palazzi gentilizi. L'espansione caratterizzante Casalnuovo rimarrà pressoché immutata sino all'Ottocento. Con i piani urbanistici del secolo XIX si assiste all'abbattimento (1828) della Porta antica della città e nel 1831 della torre dell'orologio, con la creazione della piazza XX settembre. La piazza è finalizzata all'integrazione dei tre borghi con conseguente spostamento in questo sito del baricentro dal Largo Vescovado. Sulla nuova piazza prospettano il municipio (ex convento di San Francesco rinnovato in forme neoclassiche), la torre dell'orologio e il terrazzo belvedere, costruito agli inizi del secolo sulle nuove botteghe a ridosso delle vecchie mura
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365452
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bari
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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(2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0