centro storico, di pianura, San Severo, Castellum Sancti Severini (denominazione storica, 1116) (XII)

San Severo, 1116 - 1116

Città consolidata caratterizzata da margini fisici naturali e artificiali, delimitata da quartieri storici di formazione e viabilità, situata a nord-ovest rispetto a Foggia. Presenta funzioni di culto, produttive, artigianali e residenziali. I collegamenti interni sono pedonali e carrabili. Si trova a 85 m s.l.m., tra il Gargano a nord-est e il sub appennino a sud. La città moderna si sviluppa attorno al centro storico a raggiera, con un prolungamento a sud, lungo Via Soccorso. La città è caratterizzata da strutture abitative basse, il suo impianto stradale è irregolare e lastricato. La città sorge in territorio pianeggiante, al centro dell'Alto Tavoliere, a circa 90 m s.l.m., nell'estremo Nord della Puglia, al centro di una raggiera di strade dirette al Gargano, al Tavoliere e al Sub Appennino Dauno

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI La città sorge in territorio pianeggiante, al centro dell'Alto Tavoliere, a circa 90 metri sul livello del mare
  • LOCALIZZAZIONE San Severo (FG) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Municipio, San Severo (FG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima menzione storica di San Severo si ha nella “charta libertatis” dell’abate Adenulfo, datata 23 aprile 1116, dove vi è l’espressione “castellum Sancti Severini”. Per la storia di San Severo, molte altre notizie si ricavano dalle pergamene che vanno dal 1120 al 1464. In una dell’8 novembre 1182, rogata a Dragonara, tra i testimoni che appongono il loro signum crucis è citato un Roberto di San Severo e il 6 febbraio 1192 San Severo è denominato castellum. Viene ceduta da Roberto il Guiscardo ai Benedettini e nel 1116 diviene autonoma. Viene conquistata da Federico II che ne distrugge le mura e la affida ai Templari. Nel 1278 vi soggiorna anche Carlo V, che istituisce il Consiglio dei Quaranta. Nel XVI secolo è sede del Governatore della provincia di Capitanata, e del tribunale della Reale Udienza. Nel 1521 si infeuda Ferrante de Capua, nel 1580 diviene sede vescovile e nel 1584 feudo dei de Sangro. San Severo è gravemente danneggiata dal terremoto del 1627 e viene ricostruita, anche con nuove fabbriche di chiese e conventi. Le mura, con sette porte di accesso, vengono distrutte nel XIX secolo. Monumenti notevoli sono il Santuario della Madonna del Soccorso in stile barocco, la Cattedrale del secolo XI rifatta in periodo barocco, il Palazzo dei Celestini ceduto al Comune nel 1913, l'Episcopio fondato nel 1668, la facciata romanica della chiesa di San Severino, il coro ligneo e le quattro statue opera del veneziano Ambrogio Piazza, custodite nella chiesa di San Nicola e, infine, i marmi e le dorature della piccola Chiesa della Pietà. Il terremoto del 1627 distrugge in parte le strutture dei Celestini della SS. Trinità di San Severo; i lavori di restauro consentono la costruzione di un nuovo edificio, il cui aspetto diventa quello di un vero e proprio palazzo signorile. La Cattedrale dedicata all’Assunta diviene sede vescovile nel 1580. Nel 1676, dopo i restauri necessari a causa del terremoto, è consacrata di nuovo; nel 1735 vengono aggiunte le navate laterali. Abolita la feudalità nel 1806 e tramontata la signoria dei di Sangro, nel 1811 San Severo, sesta città del regno per numero di abitanti, diventa capoluogo di uno dei tre distretti (poi circondari) di Capitanata e quindi sede di Sottintendenza (poi Sottoprefettura), mentre nel 1819 si inaugura, nell'antico Palazzo del Decurionato, il Teatro Comunale Real Borbone, prima sala all'italiana di Capitanata e tra le prime del Mezzogiorno. Dopo il decennio francese la città diviene una cruciale roccaforte della carboneria e della massoneria. Nel 1826 viene aperto il Cimitero monumentale, la Villa Comunale è inaugurata nel 1854, mentre nel 1858 viene istituita la Civica Biblioteca Ferdinandea. Dopo l'Unità si edifica la stazione ferroviaria (1863), il Real Ginnasio e le Scuole Tecniche (1864) e la casa circondariale; il 29 aprile 1923 il principe ereditario Umberto di Savoia inaugura il grandioso edificio scolastico Principe di Piemonte. Il 27 ottobre 1931 il ministro delle comunicazioni Costanzo Ciano inaugura le Ferrovie del Gargano, che collegano la stazione di San Severo a una serie di località del Gargano, mentre il 9 dicembre 1937 si inaugura il nuovo Teatro Comunale. Giunti gli alleati, la città è sede di un'importante base aerea statunitense, e ospita la Fifteenth Air Force. Dopo il notevole ampliamento duecentesco legato alla costruzione di nuove mura e alla trasformazione del vecchio circuito murario in un importante anello stradale (il Giro Interno), fino al Seicento circa la città coincide con l'attuale centro storico, un intrico di strade e stradine serpeggianti tra grandi isolati. Dopo il terremoto del 1627 e il progressivo abbattimento delle mura, l'abitato si estende a scacchiera oltre la cinta difensiva (il Giro Esterno), sviluppando nuovi rioni che si aggiungono ai diversi quartieri preesistenti (tra cui Borgo Casale, Borgo degli Orsi e il Quarto degli Ebrei). Nascono così il Quarto dei Catacubbi (o delle Grazie), il rione sopra il Rosario e quelli di Porta Lucera, sotto Sant'Antonio, di Porta Foggia e di Porta San Marco. Per contenere i danni provocati dai frequenti terremoti, le costruzioni di norma non superavano i due piani (e spesso si riducevano a modesti pianterreni imbiancati a calce e con tetto a spioventi), coll'eccezione dei diffusi palazzi del patriziato, più slanciati e articolati, e delle architetture ecclesiastiche maggiori (chiese principali e complessi monastici) che, coronate da cupole e campanili, dominavano incontrastate sull'abitato sfidando, con pareti più massicce e robuste, l'offesa dei sismi. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, mentre l'abitato continua ad estendersi in ogni direzione, si interviene per rendere più organico il continuo ampliamento della città con la sistemazione o la realizzazione di vaste piazze, come piazza Cavallotti e piazza dell'Incoronazione, e di grandi arterie alberate, come il viale della Villa (corso Garibaldi) e quello della Stazione (viale Matteotti)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365384
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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