Santa Maria del Monte Taburno in Bucciano
Bucciano,
XV fine
Il Santuario Mariano è situato in posizione panoramica a mezza costa (570 m. s.l.m.) sul versante meridionale del Monte Taburno, nell'Ente Parco Regionale Taburno Camposauro (www.enteparcotaburnocamposauro.it), nel borgo di Bucciano, divenuto comune autonomo della provincia di Terra di Lavoro già nel 1792, con la morte dell’ultimo feudatario di Airola Innico Caracciolo e dopo l’Unità d’Italia entrò a far parte della Provincia di Benevento
- OGGETTO santuario mariano
- LOCALIZZAZIONE Bucciano (BN) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Santa Maria al Taburno, Bucciano (BN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Un’antichissima tradizione narra che il 7 febbraio 1401 una fanciulla di Moiano, Agnese Pepe, sordomuta dalla nascita, miracolosamente, sentì una voce e rinvenne in una grotta murata sulle alture del Taburno, una statua della Madonna. La sacra immagine della Vergine era rappresentata a figura intera, seduta, con il Bambino poggiato sulle gambe. Vestiva un manto azzurro adorno di stelle dorate. Carlo Carafa, originario di Napoli, duca di Airola, di Montesarchio e Cervinara, ordinò la costruzione di una chiesa in cui collocare e venerare la statua della Madonna, dove rimase fino al 1494. A quella primitiva costruzione, dove oggi si possono ammirare solo i ruderi, ne seguì un’altra struttura voluta e finanziata nel 1498 da Carlo Carafa, nipote di don Carlo, conte di Airola. Egli volle effigiata nell’immagine sacra, che si trova nella lunetta sulla porta del Santuario, la figura del suo omonimo zio. Qualche anno dopo, fu edificato il convento, abitato fino al 1753 dai frati Domenicani. Il Santuario ebbe un lungo periodo di abbandono, solo nel 1890 fu ripresa l’antica devozione verso la Vergine del monte Taburno grazie a don Domenico Napolitano, parroco di Bucciano. Il 6 settembre 1891 fu organizzato il primo e solenne pellegrinaggio al Santuario. Nel 1892 con il patrocino dell’arcivescovo di Benevento, card. Camillo Siciliano di Rende e di mons. Pasquale Iaderosa, vescovo ausiliare di Sant’Agata de' Goti, si intraprese un restauro più sostanzioso del tempio e del convento: venne fortificato il campanile, rifatta la facciata del Santuario e ripristinate alcune stanze del convento. Sulla scia di don Domenico Napolitano altri parroci di Bucciano si adoperarono per il recupero dell’antico complesso conventuale. Purtroppo il parroco Don Nicola De Simone, anche come rettore del luogo sacro, nel 1925, di fronte all’evidente precarietà della strutta, fu costretto ad affermare che il Santuario del Taburno aveva ormai perso buona parte del suo splendore. Poi, sotto il servizio episcopale di mons. Costantino Caminada (1953-1960) e di mons. Ilario Roatta (1960-1982), il luogo sacro ebbe una nuova vitalità. Il Santuario divenne luogo di incontro per il seminario diocesano, per i sacerdoti, per gli studenti, per l’Azione Cattolica, per le colonie estive dei fanciulli e dei ragazzi; fu preferito per ritiri spirituali, per incontri culturali e conferenze. Il 23 novembre del 1980, la chiesa ed il convento vennero seriamente danneggiati dal forte sisma che colpì la Campania e la Basilicata. Furono lesionati i muri perimetrali e le volte della chiesa; si ebbero lesioni longitudinali con depressione delle volte nei corridoi del convento. Iniziava così un ventennio di lento abbandono, dando la possibilità ad ignoti sacrileghi di asportare marmi e suppellettili, finanche la statua di Gesù Bambino tra le braccia della Madonna. Mons. Michele De Rosa, vescovo della diocesi di Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata de' Goti (1998-2016), trovò il complesso sacro del Taburno in condizioni pietose e subito cercò avviare un lavoro sinergico tra diocesi, parrocchia e comune di Bucciano. Si ottennero fondi dalla Regione Campania, dalla Soprintendenza di Caserta e Benevento e da altri enti pubblici. Generosissimi furono i fedeli di Bucciano, gli emigrati all'estero e tanti devoti della Valle Caudina. Sotto la solerte guida e la forte passione del parroco don Claudio Carofano fu sostituito il pavimento del presbiterio, ricostruito l'antico altare maggiore e realizzata la nuova mensa per la celebrazione eucaristica con l’ambone; fu recuperato parte dell’intonaco, fu tinteggiata la chiesa, vennero consolidati e restaurati alcuni affreschi scoperti durante i lavori e quello che si trova nell’arco trionfale, di particolare interesse storico e artistico; fu acquistato tutto l’arredo liturgico: banchi per i fedeli e suppellettili varie per le celebrazione. Il solenne rito di apertura si tenne, tra la gioia e l'esultanza di tutti, il 18 novembre 2007. (Cfr. CLAUDIO CAROFANO, Il Santuario del Monte Taburno: storia, fede e tradizione, KAT Edizioni, Benevento 2008, 5-18)
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 15-ICCD_MODI_5852460033861
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0