Santa Felicita
Il Santuario di Santa Felicita Martire, sito nel tenimento di Rocca San Felice (AV) ha origini antichissime è legato al culto della Dea Mefite, venerata nell’adiacente Valle d’Ansanto. La venerazione di Santa Felicita, infatti, secondo autorevoli storici, sostituisce quello della divinità pagana per opera di San Felice, sacerdote di Nola, venuto in queste zone nei primi decenni del IV secolo. Nel medioevo questo Santuario ebbe la visita di San Guglielmo da Vercelli, fondatore dell’abbazia di Montevergine e del Goleto.«È stata sempre ritenuta dai fedeli un luogo particolarmente significativo per la devozione espressa nei confronti della Santa che subì il martirio insieme ai suoi sette figli. "È una testimonianza della prima evangelizzazione del nostro territorio e questo antico sentire di fede e devozione ancora oggi si manifesta nei tanti pellegrini che, specialmente nel giorno della festa il 10 luglio, giungono in questo luogo anche dai paesi lontani". Dal decreto di erezione a Santuario Diocesano di mons. Pasquale Cascio, 8 settembre 2018 (Prot. N. 10/18 AR)
- OGGETTO santuario diocesano
- LOCALIZZAZIONE Rocca San Felice (AV) - Campania , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Santuario Diocesano di Santa Felicita, documentato in epoca medievale, è stato più volte distrutto da eventi sismici e ricostruita, da ultimo anche dopo il terremoto del 23 novembre 1980. Per una singolare coincidenza proprio in quel giorno drammatico, dies natalis di Santa Felicita e festa cittadina, s’era svolta al mattino l’annuale processione solenne, che dal Santuario riporta la statua della santa alla chiesa arcipretale di Rocca San Felice, in senso inverso rispetto alla festa altrettanto solenne del 10 luglio. Santa Felicita fu una matrona romana martirizzata con le persecuzioni contro i primi cristiani durante l’impero di Marco Aurelio (161-180). Tutti gli antichi Calendari e Martirologi ricordano il martirio della Santa Felicita e dei suoi sette figli. Il documento più antico a parlarne è una Passio del IV secolo. T. RUINART, Acta Primorum Martyrum, Amsterdam 1713. Il culto di Santa Felicita, in un’epoca imprecisata, sicuramente però successiva al XV sec. (il primo riferimento al toponimo negli Statuti dell’Università di Rocca è del 1440) abbia attecchito in Irpinia, indipendentemente dalla sua provenienza, poiché fortemente assimilabile ad alcune prerogative di Mefis (tutela della maternità, prolificità, fecondità, guarigione, intercessione- divinazione-consiglio). Di Fronzo Pasquale, Gli antichi Statuti dell’università di Rocca San Felice in «Civiltà Altirpina»: periodico bimestrale di studi e di ricerche storiche locali: organo dell'Associazione "Francesco De Sanctis" per la ricerca storica e la valorizzazione del patrimonio socio-culturale in Alta Irpinia, a. 1, n. 1, set.-ott. 1976, pp. 7-17
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 15-ICCD_MODI_2462093573661
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
decreto (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0