centro storico, montano, Airola (X)

Airola, X

Centro di montagna di remote origini, con un'economia basata sull'agricoltura, sull'industria e sul fiorente terziario. Il capoluogo comunale è disposto ai lati di un'arteria viaria e presenta una pianta a scacchiera, scandita da vie larghe e dritte. Nel territorio comunale, dal profilo geometrico piuttosto vario, si alternano il paesaggio agricolo tipico della Valle Caudina e la rigogliosa vegetazione arborea che riveste le pendici dei monti circostanti. A breve distanza dall'abitato s'innalzano inoltre, su opposti versanti, i gruppi montuosi del Taburno e del Partenio, che, ammantati da splendide foreste di faggio, abete e ontano napoletano, formano, con la catena dei Monti Picentini, il nodo centrale dei rilievi campani

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Cittadina posta al limite occidentale del piano di Montesarchio (l'antica valle Caudina) e dominata dal monte Tairano
  • LOCALIZZAZIONE Airola (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso Montella, Airola (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Airola fu abitata sin dalla preistoria da popolazioni appenniniche e in seguito dai sanniti, sconfitti dai romani tra il IV e il III secolo a.C. Durante la guerra sociale fu distrutta da Lucio Cornelio Silla e subì nuove devastazioni nel corso della guerra greco-gotica (VI secolo d.C.). Nel Medioevo appartenne al normanno Rainulfo I, cui succedettero dapprima i duchi di Salerno e in seguito i conti di Caleno. Nel Trecento passò a Carlo della Leonessa, che la cedette agli Angioini. Successivamente fu venduta a Carlo Carafa che, fedele agli Aragonesi, ne fu privato dall'imperatore Carlo V; quest'ultimo l'affidò ad Alfonso d'Avalos d'Aquino, suo capitano generale. Con l'estinzione del casato dei Caracciolo, cui appartenne dal 1575 al 1792, entrò a far parte del regno italico napoleonico, col titolo di “città regia”. Il terremoto del 1732 colpì gravemente l’abitato demolendo alcuni edifici e lesionando gli altri. Successivamente nel 1805 un ulteriore terremoto lesionò le case ed il monastero. La sua storia seguente non si discosta da quella dei territori circostanti. Dominato dai resti del castello medievale, il centro storico conserva edifici sacri di gran pregio. Tra questi figura la cinquecentesca chiesa dell'Annunziata, dalla maestosa facciata progettata dal Vanvitelli: a tre navate, conserva al suo interno marmi e decorazioni a stucco. Ornamenti di singolare fattura decorano anche la seicentesca chiesa di San Gabriele Arcangelo, a pianta ellittica: dotata di una facciata in stile neoclassico, è stata edificata sui resti di una costruzione religiosa risalente al 959 d.C. Nel 1930 una forte scossa fece crollare quaranta case, mentre nel 1980 le chiese Santissima Annunziata e di San Domenico subirono gravi lesioni alle strutture portanti a seguito di un forte terremoto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916767
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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