centro storico, di pianura, agricolo, produttivo, Capitignano (XI)

Giffoni Sei Casali, 1066 - 1066

Centro di montagna di impianto medievale, sede municipale del comune di Giffoni Sei Casali. Nel cuore del casale di Capitignano sorge la Chiesa di San Martino Vescovo, nata sui resti di una basilica romana dove sorgeva l'antica "Caput Jani" da cui deriva il nome. Nello slargo su cui si affaccia la chiesa, è presente una fontana in pietra risalente al 1780. Poco distante è ubicata la chiesa di Santa Maria della Pace

  • OGGETTO centro storico di pianura, agricolo, produttivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno sito a 225 metri s.l.m. nell'alta e media valle del fiume Picentino. Ricade nella Comunità montana dei Monti Picentini e si colloca a ridosso del Parco regionale che tutela questa catena montuosa, in cui ricade parte del territorio comunale
  • LOCALIZZAZIONE Giffoni Sei Casali (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Botteghe, Giffoni Sei Casali (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Attestato nel Catalogus Baronum, il toponimo è stato oggetto di varie congetture etimologiche; alcuni lo fanno derivare dal greco «terra di strage, micidiale», a indicare il valore militare dei suoi abitanti. L’attuale territorio Giffonese insiste nella zona geografica che fu dell’antica Picentia. Le sue origini possono farsi risalire, quindi, all'epoca della sconfitta dei Romani sui Picentini, quando gli abitanti della distrutta Picenza abbandonarono la pianura per ritirarsi sulle pendici delle montagne. I Picentini così furono costretti a vivere in piccoli gruppi costituendo così 36 villaggi chiamati "casali", che si riunirono nello Stato di Giffoni. Lo stato di Giffoni fu contea longobarda e nel 1066 passò nelle mani di Gaimario della famiglia del Principe di Salerno. In epoca angioina fu soggetto al conte di Andria, poi a Giacomo di Brussone e quindi a Giacomo d'Aquino. Dopo alterne vicende e attraverso successive consegne, nel XVIII secolo finì ai Doria, principi di Melfi. Nel 1806 con l’abolizione dei feudi, lo Stato di Giffoni fu sciolto e nacquero i due comuni di Giffoni Valle Piana e Giffoni Sei Casali. I giffonesi hanno sempre economicamente sfruttato le naturali risorse agro-silvo-pastorali offerte dal loro territorio. Il periodo più opulento e di massimo splendore della popolazione giffonese è legato alle attività “industriali” e “commerciali” che fiorirono soprattutto nei secoli XV e XVI. Già verso la fine del Medioevo, infatti, erano cominciate a svilupparsi nella zona diverse attività artigiane e mercantili, come l’arte della lana, che nel corso dei secoli assunsero un’importanza sempre maggiore. Dal 1811 al 1860 Giffoni ha fatto parte del circondario di San Cipriano, appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie. Per motivi politici il 31 Gennaio del 1928 con Decreto Reale, il comune di Giffoni Sei Casali venne soppresso per i noti provvedimenti di riorganizzazione territoriale voluti dalla gerarchia fascista. Il comune, aggregato a San Cipriano Picentino, perse la propria autonomia, riconquistata, poi, nel 1944 quando ne venne sancita la ricostituzione. Fu colpito dal terremoto del 1980: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggiate più o meno gravemente furono 902; fu fortemente danneggiata la chiesa di S. Nicola di Bari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916445
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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