centro storico, costiero, Atrani (fine VI)

Atrani, 596 - 596

Centro sorto nell'alto medioevo che conserva intatto il suo antico carattere di piccolo borgo di pescatori. Le prime case si affacciano direttamente sulla spiaggia, per poi raccogliersi intorno alla piazzetta con la chiesa del San Salvatore per poi risalire verso la valle arrampicandosi lungo le pendici rocciose della collina. È caratterizzato da abitazioni, poste l’una sull’altra, vicoletti, archi, cortili, piazzette e “scalinatelle”. Nel centro storico sopravvivono testimonianze storico-architettoniche di grande pregio artistico: la collegiata di Santa Maria Maddalena, fondata nel 1274 sui ruderi di un fortilizio medievale ma con importanti interventi di restauro e ampliamento in età barocca; la chiesa di San Salvatore de Birecto edificata nel X secolo con facciata neoclassica e l’attigua Chiesa dell’Immacolata; i ruderi del monastero benedettino maschile dei Santi Quirico e Giuditta, le chiese coeve di Santa Maria del Bando e di San Michele Fuori le Mura (XII secolo) e quella del Carmine (1601)

  • OGGETTO centro storico costiero
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della Costiera Amalfitana, posto a est del promontorio della Torre di Amalfi. È inserito nella Comunità montana della penisola amalfitana
  • LOCALIZZAZIONE Atrani (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via dei Dogi, Atrani (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini di Atrani sono ancora oggi sconosciute. Ricerche archeologiche hanno stabilito che nel I sec. d.C. lungo la Costa Amalfitana esistevano delle ville romane, le quali furono, però, coperte dal materiale che, eruttato dal Vesuvio nel 79 d.C., si era depositato sui monti circostanti e da lì, in seguito, era franato a valle. Nel V secolo d.C., a seguito delle invasioni barbariche, numerosi romani fuggiti dalle città si rifugiarono prima sui monti Lattari e successivamente lungo le coste, ove crearono degli insediamenti stabili. Il Ducato di Amalfi si estendeva da Cetara a Positano comprendendo anche Agerola, Pimonte, Lettere, Capri e l’arcipelago delle Sirenuse. Il borgo di Atrani era più esteso di quello attuale e protetto sui confini da imponenti fortificazioni. Nel 987 Amalfi fu promossa a rango di Diocesi Arcivescovile da Papa Giovanni XV. Subì ripetuti saccheggi e incursioni dei pisani (1135 e 1137), poi fu in parte ripopolato da Manfredi, che inviò sul posto una colonia di saraceni; costituì inoltre la residenza privilegiata dalla parte più nobile della popolazione amalfitana, al punto che i dogi della repubblica marinara scelsero di esservi incoronati e seppelliti. Il borgo di Atrani era più esteso di quello attuale e protetto sui confini da imponenti fortificazioni. Si estendeva fino a Castiglione (oggi frazione del comune di Ravello), un grande castello situato sul promontorio ove oggi sorge la Collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente. In località Civita era invece situato il Castello di Supramonte, distrutto dagli attacchi dei pisani Il maremoto del 24 settembre 1343 sommerse buona parte del litorale e pose fine allo splendore di Amalfi e di Atrani. Negli anni che seguirono, le sorti di Atrani furono legate a quelle di Amalfi, cui fu unito in comunanza nel novembre del 1467 e da cui si staccò nel maggio del 1578 Nella seconda metà del 1100, Manfredi, per punire gli atranesi per essersi schierati a favore del papa nella lotta tra Papato ed impero, inviò contro di loro 1000 marinai Alessandrini. Gli atranesi fuggirono ad Amalfi e i mercenari si stabilirono nel borgo che abbandonarono soltanto molti anni dopo (evento attribuito all’intercessione di Santa Maria Maddalena a cui gli atranesi si erano votati). Dell’occupazione rimangono tracce, ancora oggi, nella cadenza ed in alcune parole del dialetto locale. Nel 1643 la Grande Peste miete numerose vittime anche ad Atrani. Nel 1647, braccato dai soldati del viceré di Napoli, fece ritorno ad Atrani Masaniello, per nascondersi in quella che da allora viene chiamata “Grotta di Masaniello”. Negli anni che seguono non si registrarono nel Borgo eventi particolari fino al 22 giugno 1807, data in cui Giuseppe Bonaparte, Re del Regno di Napoli, si recò in visita ufficiale in Costiera Amalfitana. Colpito dalle bellezze del luogo e da Amalfi ed Atrani in particolare, promise di far costruire una strada che rendesse più facile l’accesso al Regno dei paesi della Costiera. Tale strada fu realizzata però tra il 1816 ed il 1854 da Gioacchino Murat. Nel 1945 il comune riconquistò per la seconda volta l'autonomia amministrativa da Amalfi, cui era stato aggregato nel 1929
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916440
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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