Scavi sottostanti la Chiesa di Sant' Aniello

Napoli, 1979/00/00 ca - ca

La Chiesa di Sant'Agnello Maggiore presenta sotto il calpestio della navat a cinquecentesca reperti e tratti di murazione greca, risalenti al secolo IV a. C., che fanno registrare la presenza di allinamenti anche piu' antic hi rispetto agli stessi; ci si riferisce alle complesse opere rinvenute ap punto sotto la navata, parzialmente cancellate dal successivo sovrapporsi di costruzioni romane . Sono costituite da fortificazioni definite da cinte murarie a doppia cortina collegate da briglie trasversali e costruite in blocchi di tufo. Sono identificabili il muro a doppia cortina, costruito in blocchi di tufo, orientato in senso est-ovest, con setti trasversali di raccordo, inglobati nelle pareti di alcuni ipogei posti sotto le cappelle del transetto. Il sistema difensivo costituito dalle cortine venute in luce sotto la navata della chiesa, potrebbe far parte di un sistema di fortificazione relativo ad una porta, che collegava la citta' con il vallone (corrispondente ad ovest alle attuali via Pessina e via Costantinopoli, nei quali si convogliavano le acque provenienti dalle alture del Vomero e di Capodimonte e che costituivano una possente difesa naturale) sottostante e con la necropoli di S. Teresa, e che forse sorgeva sull'estremita' di una cupa, corrispondente grosso modo all'attuale vico S. Aniello, su due lati della quale correvano le fortificazioni

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