Complesso di S.Maria della Stella, Chiesa

Napoli, 1566 - 1826

La chiesa, con l'annesso convento, segna scenograficamente la piazzetta omonima, dominando gli isolati contigui che chiudono inferiormente il territorio di Fonseca. La chiesa ha pianta a croce latina, con un'unica vasta navata fiancheggiata da cinque cappelle per lato , l'altare in fondo isolato nel presbiterio, preceduto dal transetto (è chiara l'adesione ai canoni della Controriforma). All'intersezione della navata con il transetto (dove sono i cappelloni di S. Maria della Stella e di S.Francesco) no si erge la cupola. L'abside rettangolare si apre verso la sagrestia (voltata a botte con stucchi eseguiti dall'arch. Luca Vecchione) preceduta dall'antisagrestia. Le cappelle sono divise da paraste (provenienti dalla distrutta chiesa dei SS. Pietro e Sebastiano, dell'Ordine Domenicano) in tarsie marmoree, sormontate da capitelli. Le navate e le cappelle si presentano ornate da eleganti e sottili stucchi lievemente aggettanti in pianetti, targhe, fasce a nastro ed eleganti volute gusto rococò. La navata ed il transetto hanno hanno un soffitto cassettonato dorato e ornato da elementi naturalistici. Le tre tele che ornano il soffitto provengono dalla cappella S.Barbara in Castel Nuovo. Le dieci cappelle presentano decorazioni in stucco largamente restaurate e gli altari totalmente rifatti. Il pavimento dell'aula ha fondo in cotto con innesti in marmi policromi. L'organo ed il coro chiudono superiormente l'ingresso dell'aula. E' evidente nell'episodio del loggiato il gusto seicentesco nella esibizione della spazialità tipica barocca nel movimento delle scale e nei forti volumi dei pilastri e delle lesene. La facciata è costituita da tre ordini sovrapposti: il primo ordine è costituito da tre archi alternati ed architravi, con balaustre in corrispondenza delle aperture, e paraste con capitelli ionici festonati aventi al centro la sigla del Picchiatti (autore della facciata) costituita dalla testa di un cherubino

  • OGGETTO chiesa-parrocchiale
  • AMBITO CULTURALE Ambito Meridionale
  • ATTRIBUZIONI Ignoto (attribuito): progetto
  • NOTIZIE La grossa villa del Fonseca è ubicatas ul colle che sovrasta la valle della Sanità in una zona tutta a verde, infatti i boschi circondano la tenuta di Ugo Fonseca fino a Capo di Monte. in questo luogo si decide di innalzare la chiesa ed il convento di S.Maria della Stella, utilizzando per quanto possibile la struttura dell'antica villa e colmando il dislivello tra questa e la piazzetta con una scala (in seguito assorbita dal portico della chiesa). La definizione dell'impianto della chiesa, che segue i canoni controriformisici, e la direzione dei lavori è affidata ai Padri Correttori Benedetto e Paolo de AMICIS. Nella veduta del Baratta è rilevabile la chiesa annessa all'ex villa del Fonseca e la scala di raccordo con la piazzetta. In questi anni proseguono i lavori, diretti dall'arch. Bartolomeo Picchiatti con l'arch. Pietro de Marino che, in particolare, interessano la facciata con l'inglobamento della scala e la creazione dell'articolazione tipica barocca del "portico-facciata-loggiato". Molti sono i fondi raccolti e le donazioni lasciate dai fedeli (che sistemano anche le cappelle di famiglia nella chiesa) allo scopo di veder completati i lavori. Interviene nell'opera di completamento l'arch. Arcangelo Guglielmelli (con un breve intervallo in cui opera l'arch. Nauclerio). A lui si deve la totale trasformazione della fabbrica secondo il gusto barocco. Il tavolario Donaro Gallarano redige la pianta della platea del territorio di Fonseca. Al limite inferiore del territorio delimitato dal colore "torchino"che racchiude la zona stimata da Venosa essere suolo della Mensa Arcivescovile, è rilevabile la chiesa di S.Maria della Stella dei Padri Minimi, ad aula unica con cappelle laterali ed ampio presbiterio. I lavori iniziati dall'arch. Arcangelo Guglielmelli continuano con la direzione del figlio Marcello, e poi con gli arch. Lucchese e Marinelli. Avvengono le principali trasformazioni settecentesche della fabbrica ad opera dell'arch. Domenico Antonio Vaccaro. L'arch. fErdinando Sanfelice disegna il pavimento del cappellone di S.Francesco. L'arch. Luca Vecchione progetta e dirige i lavori delle modifiche della sagrestia (di cui non si conosce l'impianto originario cinquecentesco). A Padre Lorenzo Chianese è affidata la gestione e la direzionedei lavori per il completamento dell'abside e del presbiterio. L'impianto planimetrico settecentesco della fabbrica è rilevabile nella pianta del Duca di Noja, in cui vanno notati gli ambienti: della facciata-portico, che immette nell'aula unica con cinque cappelle per lato; del transetto e del presbiterio; della sagrestia preceduta dall'antisagrestia. Gli spazi all'intorno della fabbrica hanno raggiunto il loro assetto planimetrico definitivo. La chiesa ha accesso da piazzetta Stella ed è lambita lateralmente da via Stella. Il convento a cui è annessa diviene caserma
  • LOCALIZZAZIONE Napoli (NA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazzetta Stella, Napoli (NA)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500074727A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda storica (1)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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