Santuario Beato Bernardo Silvestrelli

Moricone, XVII

Il luogo di culto del Beato Bernardo Silvestrelli (1831-1911) sacerdote della Congregazione della Passione, che, eletto preposito generale, si adoperò per la crescita e la diffusione dell’Ordine religioso della Congregazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, sito in provincia di Roma, dove è presente una comunità missionaria dei Padri Passionista. Il 24 settembre 2024 Mons. Ernesto Mandara, Vescovo della Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto, ha attestato il luogo sacro del "Beato Bernardo Silvestrelli" con il titolo di Santuario con rilevanza diocesana (Prot. 159/2024). La festa liturgica del Beato Silvestrelli si celebra il 9 dicembre e quella popolare la prima domenica di luglio. Ogni anno ha luogo in diverse parrocchie una predicazione e catechesi con la reliquia del beato

  • OGGETTO santuario diocesano
  • LOCALIZZAZIONE Moricone (RM) - Lazio , ITALIA
  • INDIRIZZO Via P. Bernardo Silvestrelli, 21, Moricone (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione della nuova chiesa avvenne nel 1631 con l'autorizzazione di san Giuseppe Calasanzio. Il luogo sacro venne consacrato solennemente il 19 maggio 1639 (come risulta dalla lapide ora murata in controfacciata, fatta incidere da Padre Stefano Cherubini degli Angeli, superiore e procuratore generale dell’Ordine) dal vescovo suffraganeo di Sabina Brandimarte Tomasi, dietro le suppliche del ministro Generale degli Scolopi San Giuseppe Calasanzio, prima di loro come cura spirituale esisteva una grancìa dei Monaci Benedettini Farfensi. Gli Scolopi, che rimasero nel luogo sacro dal 1610 al 1732, diedero un assetto architettonico, ancora esistente all’antica costruzione, alla chiesa. In seguito subentrarono i religiosi Minimi di San Francesco di Paola, fino al 1807 quando, abbandonando il convento, esso fu affidato dalla Santa Sede alla Curia diocesana di Sabina. Con la soppressione napoleonica nel 1810 il convento e i beni furono venduti. Nel periodo della Restaurazione chiesa e convento tornarono alla Curia diocesana Sabina e rimasero abbandonati fino al 1836. Il 22 giugno del 1839 arrivarono al luogo di culto i Padri Passionisti, che curano ancora oggi il Santuario, per la cura delle anime con la direzione spirituale, l’amministrazione del sacramento della Riconciliazione, dell’Eucarestia e con la predicazione e la catechesi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 12-ICCD_MODI_5366478658271
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA decreto (1)
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  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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