CHIESA DI SAN GIOVANNI

San Gimignano, 1221/00/00 ca - 1782/00/00
  • OGGETTO chiesa
  • AMBITO CULTURALE Romanico Pisano
  • NOTIZIE Originariamente chiesa dell'ospedale gerosolimitano di San Giovanni, è ricordata per la prima volta nel 1221 tenuta da un "sacerdos Johannes" e successivamente nel 1231, nel 1251, nel 1259; nel 1262 è citato come "praeceptor domus hospitalis", il frate Pietro. Come le altre case dell'ordine, quella di San Gimignano godette di un cospicuo patrimonio grazie a donazioni e lasciti da parte di privati. Anche a seguito del progressivo spostamento dei traffici commerciali dal tracciato collinare della via Francigena che attraversava tutto l'abitato di San Gimignano tra le contrade di San Matteo e San Giovanni a favore di un tracciato più agevole di fondovalle, l'ospedale non risentì alcun danno disponendo di un cospicuo reddito agrario. (Nel 1315 produceva ca 60 moggia di grano e nel 1332 frate Guidotto acquistava un'altra casa in San Gimignano). L'ospedale svolse inoltre un importante ruolo politico e sociale; nel 1321 un suo frate Gregorio di Penna venne eletto priore di Pisa e nel 1334 l'Arte della Lana tenne consiglio all'interno della chiesa e vi rinnovò i propri statuti: Ancora nel corso del Quattrocento l'ospedale possedeva un forno nella contrada di San Giovanni, una casa confinante con la chiesa e terre in località Gamboccio. Nel 1448 fu commissionata una tavola per l'altare Ridolfi a Sano di Pietro raffigurante la Madonna fiancheggiata da San Giovanni Battista e San Bartolo. Tuttavia questo benessere decadde nel XVI secolo e nel 1553 la chiesa già commenda dei Buondelmonti, venne assegnata ai padri francescani i quali vi stettero fino alla loro soppressione avvenuta nel 1782 e cinque anni dopo, la chiesa venduta ad un privato fu da questi demolita lasciando in piedi soltanto la facciata. Aveva questa chiesa una conformazione tipica dell'ordine gerosolimitana, ad aula rettangolare priva di abside coperta con ogni probabilità a travatura lignea. La facciata di cui si conserva soltanto la parte inferiore, costituita da un paramento in conci di travertino interrotti da due fasce orizzontali di gabbro, presenta caratteri rilevanti derivati dall'architettura romanica pisana. A tale cultura si riconnette infatti la galleria formata da cinque arcate cieche, poggianti su colonne terminanti con capitello ungulato con collarino e abaco variamente modanato. Al centro nel Ta reata più grande è contenuto il portale d'accesso con architrave poggiante su mensole ed arco estradossato che si imposta su due mensole una delle quali reca scolpita una testa di ariete mentre l'anco dell'intradosso è bordato da una corda d'ancora, elemento simbolico che allude alla sicurezza materiale e spirituale del viaggio. Al centro della lunetta la croce dell'ordine inscritta in un cerchio. Ai lati del portale i capitelli sono decorati con teste umane e motivi fitomorfi. Sulla parete dell'edificio adiacente è collocata una formella circolare con la rappresentazione dell'Agnus Dei a rilievo, databile al XIV secolo e che si riferisce all'uso della chiesa come sede temporanea dell'Arte della Lana. La particolare cura e la presenza di elementi decorativi denunciano l'importanza che questo edificio rivestì nel tessuto sociale della città medievale soprattutto nel XIII e nel XIV secolo
  • LOCALIZZAZIONE San Gimignano (SI) - Toscana , ITALIA
  • INDIRIZZO Via San Giovanni, 69, San Gimignano (SI)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900361660
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1998
    2018
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

RELAZIONE URBANISTICO AMBIENTALE

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