Villa Norina

Fabbri Guarini Conte, Cosimo, - 1842/00/00
  • OGGETTO villa-privata
  • AMBITO CULTURALE Maestranze Locali
  • ATTRIBUZIONI Zambianchi Giulio (1817/ 1886): progetto di ristrutturazione
  • NOTIZIE A metà del colle di Bertinoro si nota, fin dalla Via Emilia, una grande macchia verde scuro: è il parco della villa Nerina che ai raggiunge attraverso la Via Consolare. Il cancello della villa si affaccia, fra colonne marmoree, sormontate da teste leonine (già destinate ad un arco da costruire in onore di Napoleone, mai realizzato): in un piccole piazzale prospiciente la strada. La villa appartenne dapprima ai marchesi Merlini, famiglia forlivese, da cui nel 1825 l'acquistò il conte Pietro Guarini che, nel 1842 provvide ad ampliarla e restaurarla su di segno dell'architetto Giuliano Zambianchi. Pu allora che la casa ebbe il loggiato ad archi della facciata e la doppia scala che le donano snellezza ed eleganza. Ebbe inoltre il loggiato posteriore palladiano ad architravi e le due ali laterali che hanno dato possibilità alla villa di avere quattro appartamenti indipendenti. Il secondo piano è in parte riservato alla biblioteca, ricca di testi pregevoli e rari. Una stanza conserva ancora un letto impero in cui pare abbia dormito Antonio Canova e graziosi ritratti miniati, fra cui vari bimbi. Da un'altra stanza, tramite una scala in legno, si accede ad un terrazzo di recente costruzione, da cui si gode un panorama incomparabile. Degna di nota è la cappella, la cui costruzione risale al 1826; sull'altare vi è una tela settecentesca con S. Eurosia patrona dei vigneti, cui l'oratorio è dedicato. Un lungo viale taglia il parco fatto di alberi secolari: furono piantati infatti nel 1844, quando il proprietario conte Pietro Guarini chiamo a disegnargli il giardino il Marselli. Si tratta di un parco vasto circa dodici ettari. In una radura, fra un boschetto di piante resinose si trova una colonna romana: si tratta forse dell'antica colonna dell'ospitalità bertinerese o, come vuole la leggenda, della colonna a qui appese le armi, per farsi eremita, un guerriero. In fondo ad un viale di olivi, in mezzo ad un cerchio di cipressi si trova la statua della "Solitudine", opera di Garibaldi di Pietrasanta, scolpita nel 1866. È un torso marmoreo di donna discinta e pensosa sotto il quale è scritta un'epigrafe ed è dedicata alla moglie Eleonora, che soleva sostare in questo angolo remoto del giardino
  • LOCALIZZAZIONE Bertinoro (FC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • INDIRIZZO Strada Consolare, 305, Bertinoro (FC)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800305488
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda catalografica (1)
    scheda catalografica (2)
    scheda catalografica (3)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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