Chiesa di San Floriano

Polcenigo, 1584 - 1584

L'edificio, orientato, sorge in posizione isolata, su sedime di altura. La chiesa, che nelle sue linee attuali sembra risalire al XIII secolo, presenta una planimetria molto semplice. Sul corpo rettangolare dell'aula si innesta l'abside a pianta semicircolare, di dimensioni ridotte rispetto all’intero corpo di fabbrica. Anteposto al prospetto principale vi è un atrio quadrato chiuso, con due porte lapidee - una a nord ed una a sud - ad arco a tutto sesto; due finestre, poste ai lati della porta meridionale, con stipiti e arco a tutto sesto in laterizio, e un'altra finestra lapidea semicircolare a ovest. La copertura dell'atrio, a due falde con travi a vista e manto in coppi di laterizio, è in continuità con quella del corpo principale. Tutto l'edificio è intonacato; una cornice con motivo a dentelli decora la fascia superiore dei due prospetti laterali. La facciata è caratterizzata da un portale, con pesante cornice in pietra, leggermente eccentrico rispetto all'asse dell'edificio. L'interno ad aula, illuminato da una finestra rettangolare sul fianco meridionale, ha tetto a capriate lignee a vista poggianti su mensole in legno. Il presbiterio, che prospetta sull'aula con arco a tutto sesto, è rialzato di un gradino e presenta due finestre laterali rettangolari contrapposte; il soffitto è a semicupola. La pavimentazione dell'intero bene è in mattoni. Dalla relazione di vincolo si desumono informazioni specifiche riguardanti il ciclo di affreschi presenti all'interno: L’interno dell’oratorio custodisce pregevoli affreschi che le critica assegna a bottega dei primordi del Quattrocento, legata alle tarde e provinciali declinazioni del linguaggio di Vitale da Bologna e di Tommaso da Modena. Il catino absidale ospita il Cristo entro una mandorla ed i quattro evangelisti; nella fascia sottostante campeggia la teoria degli Apostoli, ai piedi dei quali la parte inferiore è risolta da un finto velario notevolmente deteriorato. La decorazione dell’abside è completata dalle figure di San Giovanni Battista e Daniele profeta nell’imbotte dell’arcone presbiteriale. Sulla fronte dell’arco trionfale compaiono nella parte superiore l’Incoronazione della Vergine ed una mutila Annunciazione, mentre i lati sono occupati dai riquadri con Sant’Orsola e le sue compagne a sinistra e, sul lato opposto, San Floriano davanti ad Aquilino. Sulla fiancata di mezzogiorno sono raffigurate due scene della vita di San Floriano, una delle quali praticamente abrasa e l’altra con il Trasporto del corpo del martire, cui doveva far seguito la Sepoltura. Il ciclo dedicato a San Floriano, protettore dagli incendi e dalle inondazioni e patrono degli animali da stalla, corrisponde alla nuova intitolazione medioevale acquisita dalla chiesa, in origine con ogni probabilità dedicata a San Giovanni. Legato a modelli iconografici ancora duecenteschi è il pannello affrescato con Deposizione di Cristo sul lato destro della controfacciata del XIV secolo. La definizione dei cicli decorativi rispetto all’intonaco neutro evidenzia sulle murature la sopraelevazione dell’edificio. Sono presenti due altari in muratura intonacata coperti da pietra viva, uno a sinistra dell’arco trionfale e l’altro al centro dell’abside. (cit. relazione di vincolo compilata da A. Nicastro)

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