Il complesso sorge su un lotto trapezoidale posto in sito pianeggiante nel settore occidentale della città. Il suo impianto è frutto di un disegno sostanzialmente unitario ma realizzato in fasi successive alla fine del secolo scorso. La caserma presenta uno schema planimetrico organizzato su un asse verticale centrale attestato sulla Cavallerizza e fiancheggiato da due corpi articolati a pettine ad uso misto (uffici, alloggiamento truppe e scuderie). Gli edifici affacciati su Corso Vittorio Emanuele II presentano quattro piani f.t. mentre glia altri sono soltanto ad un livello. I tetto sono a capanna o a due falde con teste di padiglione, orditura lignea a capriate e sono ricoperti da lastre ondulate di fibrocemento. I prospetti sono realizzati in intonaco a vista con presenza di parti in finto bugnato; i portici di collegamento tra gli edifici disposti a pettine poggiano su colonne i pietra d’ordine tuscanico. Il linguaggio formale è improntato ai canoni dell’eclettismo di fine ottocento.(La descrizione dell’impianto strutturale è riferita all’edificio originario poi demolito)