Padiglione dei Solinghi

Torino, 1626/00/00 - 1626/00/00

Il padiglione dei Solenghi sorge sull’elegante rotonda Sud-Ovest del giardino di Villa della Regina. Il p.t. è formato da un unico ambiente a pianta ottagonale, movimentata sì da una nicchia centrale semicircolare in asse all’ingresso principale, due nicchie minori adiacenti e due nicchie rettangolari perpendicolari all’ingresso principale. Il piano superiore al quale si accede con semplice scala esterna a due rampe in muratura, con gradini e pianerottolo circolare in pietra di Luserna e ringhiera in ferro. Rettangolare con due avancorpi raccordati in curva in modo che la facciata verso il giardino che si affaccia sulla terrazza, assuma un andamento concavo, in contrasto con quella del p.t. ad andamento convesso. L’ingresso al piano superiore avviene nella parte posteriore del padiglione, verso il bosco.al centro della facciata finita ad intonaco, ritmata da quattro lesene verticali e cornici orizzontali, si apre un arco a tutto sesto sormontato da un timpano triangolare. Sul tetto, affiancato il timpano due abbaini con aperture circolari e cornici. Ai lati dell’ingresso, chiuso da un cancello in ferro a due battenti, si trovano due finestre rettangolari riquadrate da cronici. Attraverso l’ingresso, voltato a botte e decorato a cassettoni, si accede alla terrazza e lateralmente a due locali di piccole dimensioni pavimentati in cotto. Due finestre chiuse da inferriate illuminano questi locali e si aprono sui prospetti laterali di semplice fattura. Al centro della facciata concava, sul terrazzo si apre un grande arco. L’intera parete scandita da lesene e cornici di stucco è decorato con specchiature a strisce orizzontali di tufo alternate ad intonaco come al piano inferiore ma in modo assai più leggero ed elegante. Al di sopra di una ricca cornice che segue l’andamento concavo della parete, si eleva un frontone in mattoni con sei vasi a pigne concluso al centro da un ricco stemma di marmo bianco sormontato da una corona ducale. Due scalette in pietra della larghezza di circa 70cm alle quali si accede da piccole aperture laterali al p.t. permettono l’ispezione dell’intercapedine contro terra

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