corona aurea

corona aurea, Crotone, PERIODIZZAZIONI/ STORIA/ Età antica/ Età greca/ Età greca arcaica inizio

La corona è costituita da una fascia in lamina d'oro, su cui si sviluppa una decorazione a treccia, ottenuta a metallo battuto e definita a cesello. La treccia è definita da una grossa linea a rilievo, contornata, da una parte e dall'altra, da due linee più sottili, anch'esse a rilievo. Gli spazi centrali sono riempiti da grossi punti circolari, rilevati. Nella parte interna la lamina della corona è ripiegata a formare quasi un leggero bordino, forse per un successivo intervento con il quale sono stati applicati, all'esterno, due serti vegetali, che hanno quasi nascosto la treccia. Si osservano anche alcune irregolarità nella realizzazione dei fori che contribuiscono a confermare questa seconda fase. Fili aurei sostengono le foglie (il nastri no del fogliame inferiore è bipartito). Questi, attraversato il foro, sono stati ripiegati all'interno per assicurare una loro migliore aderenza. A tal fine piccole rondelle di argento collaborano a fissare l'inserimento delle foglie sulla lamina. Ancor più in dettaglio, si osserverà, in alto, una linea di ramoscelli interpreta bili come mirto, contraddistinto dalle tipiche foglie lanceolate e dalle bacche, ottenute con capsule in lamina d'oro, coperte da una coroncina a quattro petali, segnati da linee incise. Un doppio filo d'oro si collega alla coroncina, dopo avere attraversato internamente le bacche, alla base delle quali è un piccolo disco in lamina aurea. Di difficile interpretazione, viceversa, sono le foglie del serto più basso, collegate alla lamina principale tramite un nastrino anch'esso d'oro. Esse sono di tipo palmato e denticolato, solcate da venature ben incise

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