Area archeologica Gravina Pignara (insediamento urbano, insediamento)

Crotone, post 500 a.C - ante 201 a.C

Le campagne di scavo, effettuate fra il 1981 e il 1984, e tutt'ora in corso [1985 n.d.c.], in località "Pignara" hanno riportato alla luce una serie di strutture a secco attribuibili al settore di un isolato che si qualifica come tale in base ai seguenti elementi: “ambitus”, “stenopos” ambienti con funzione abitativa. Il materiale usato per la costruzione dello zoccolo, che si conserva in elevato per circa un filare ed è, a volte, protetto da un rivestimento in tegole disposte di taglio, è tra il più vario: blocchi squadrati di reimpiego, scaglie calcaree lavorate o appena sbozzate, scarti di fornace, frr. di tegole (cfr. Locri Epizefiri loc. Centocamere, M. Barra-Bagnasco, "Locri Epizefiri", Locri 1983, pp. 22-25). L'alzato dei muri era, invece, in mattoni crudi sostenuti da un'impalcatura lignea (visibile nel l'ultimo tratto, verso sud, del muro 295 una scaglia calcarea scanalata per favorire l'alloggiamento del palo), (in generale sulla tecnica costruttiva usata si rimanda a R. Martin, "Manuel d'Architecture Grecque", I, Paris 1965). Si nota, comunque, una diversità tra la tecnica curata delle strutture di metà IV e quella più sommaria usata alla fine del IV-III sec. a.C. quando si attuano delle modificazioni nell'ambito delle unità abitative. Per quanto riguarda l'aspetto propriamente urbanistico possiamo dire che allo stato attuale delle conoscenze è prematuro parlare di modulo; l’elemento che emerge dalla lettura della pianta è la misura della metà del lato breve dell'isolato corrispondente a 17.70 m (cfr. con gli isolati del quartiere operaio di Olinto, A. Giuliano "Urbanistica delle città greche", Milano 1974, pp. 88ss.). L'occupazione dell'area cessa nella seconda metà del III sec. a.C. similmente a quanto attestato, in altre zone della città (Cantiere delle Poste, Calabro Lucane, Via XXV Aprile); tale cesura nella continuità di vita è probabilmente da porsi in relazione con le vicende della seconda guerra punica e con la punizione inflitta dai Romani alle popolazioni che avevano appoggiato Annibale. Testimonianze successive sono rappresentate dai ruderi del convento che i Paolini impiantarono alla fine del 1400 e dalla utilizzazione dell'area come agrumeto nella prima metà del 1900

  • OGGETTO insediamento urbano
  • CLASSIFICAZIONE insediamento
  • LOCALIZZAZIONE Crotone (KR) - Calabria , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Quali notizie di insediamenti precedenti restano strati di frequentazione arcaica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Complessi archeologici
  • INTERPRETAZIONE Si tratta di un settore di isolato relativo al quartiere artigiano dell'antica Kroton delimitato da est dal fiume Esaro ed ad ovest dal torrente Pignataro. A sostegno di questa ipotesi si ricordano: a) la presenza di fornaci nella vicina zona del “Campo Sportivo”; b) gli scarti di fornace reimpiegati nella costruzione di alcune delle strutture in esame; c) il panorama ceramico attestante un tenore di vita piuttosto basso. Anche se l'occupazione dell'area risale al periodo arcaico come testimoniato da strati di frequentazione per il momento limitati a due piccole zone dello scavo (v. pianta n. 5) (si segnala, in particolare il rinvenimento di due frr. di ceramica subgeometrica e di due frr. di coppa tipo Tapsos, di probabile produzione locale, rinvenuti nel saggio effettuato nello stenopos, nello strato immediatamente contatto con il vergine), l'impianto è di V sec. a.C. come risulta da alcune strutture (il cui orientamento è, generalmente ricalcato da quelle più recenti, tranne che nel caso del muro 208) e dagli strati ad esse relativi (v. pianta n. 4). Tuttavia meglio documentati siamo sul periodo post-classico ed ellenistico in quanto le emergenze ci permettono di evidenziare la planimetria del complesso e l'indagine stratigrafica, con il supporto dello studio della tecnica costruttiva (v. all. n. 2), di individuare con un certo margine di sicurezza le varie fasi succedutesi nel corso del IV e del III sec. a.C. (v."matrix") (piante 1;2;3). I nuclei abitativi, a pianta prevalentemente rettangolare, con aperture sugli ambitus o sullo stenopos, si dispongono ortogonalmente all'asse viario (stenopos) ed hanno un orientamento corrispondente a 32° Est, analogamente a quanto riscontrato nelle strutture rinvenute a destra dell'Esaro, nell'area c.d. del l° e 2° Comprensorio P.E.E.P. (C. Sabbione, in Atti del XVI Convegno di Studi sulla Magna Grecia, 1976, pp. 900-910); si inseriscono, quindi, in un tessuto urbano più ampio delimitato dall’Esaro ad est del Pignataro ad ovest
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800167407
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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