insediamento urbano

Oppido Mamertina, post 400 a.C - ante 100 d.C

Terrazzo collinare, adibito ad uliveto, a ridosso delle alture dell’Aspromonte, distante 7.5 km dall’attuale centro urbano, delimitato ad ovest dalla fiumara Boscaino e dal vallone Boiasca e ad est del vallone Tricucio. Impianto urbano realizzato agli inizi del III a.C., del quale sono stati individuati assi stradali e isolati di tipo urbano. L’abitato è articolato in due nuclei distinti: uno sulla sommità del terrazzo, dove è stato messo in luce un edificio di abitazione affacciato su una strada (larga 6 m) pavimentata con ciottoli di fiume. Nell’arco del II secolo a.C. viene messa in opera, all’interno della sede stradale una tubatura in laterizi recanti in bollo TAYPIANOYM. Questa parte dell’abitato è stata rinterrata. Il secondo nucleo, tutt’ora visibile e oggetto di restauro, insiste sul declivio a ovest del nucleo prima descritto. Qui è stato individuato un grande asse stradale orientato nord-sud e pavimentato con ciottoli di fiume, mentre un secondo asse longitudinale è rinvenuto a valle ed anch’esso selciato. Sulla grande “plateia” nord-sud si sviluppa un isolato di cui sono stati individuati i limiti nord e sud, definiti da strade. Sono stati individuati due edifici a nord dell’ambitus e due a sud. A nord dell’ambitus è stata evidenziata un’ampia abitazione (I A) con cortile rettangolare centrale e diversi ambienti su diversi livelli. Essa occupa la parte nord-est, mentre a nord-ovest è stato messo in luce un solo ambiente dell’edificio II A. L’edificio I A ha funzione abitativa e presenta un “carattere signorile”. I muri di fondazione erano realizzati con ciottoli e blocchi di arenaria poco sbozzati, legati con malta di terra e separati da spezzoni di tegole piatte. Questo tipo di realizzazione era rivestita da una malta di argilla mista a sabbia e forse poi intonacata; una parte di alzato doveva essere costituito da mattoni crudi e la copertura doveva essere con gole raccordate con coppi. Anche a sud dell’ambitus sono due edifici: l’edificio II A occupa la parte sud ed è costituito da 10 ambienti; l’edificio I B occupa la parte sud-ovest ed ha restituito finora un solo ambiente. L’edificio II A sembra avere sia funzione abitativa che di lavoro. I resti murari conservati sono essenzialmente a livello di fondazioni che sono realizzate con filari di ciottoli allettai a secco o con mattone crudo e inzeppato con frammenti di tegole o di ceramica nelle assise superiori. L’elevato è in mattoni crudi al di sopra di uno zoccolo di pietra

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