piatto/ da pesce
Melfi,
SECOLI/ IV a.C seconda metà
Piatto con larga vasca poco profonda e incavo centrale; orlo superiormente appiattito e labbro pendulo. Piede sagomato con base piana
- OGGETTO piatto/ da pesce
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MATERIA E TECNICA
ARGILLA
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MISURE
Profondità: 0 cm
Diametro: 23 cm
Altezza: 7.2 cm
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CLASSIFICAZIONE
STRUMENTI - UTENSILI - OGGETTI D'USO/ CONTENITORI E RECIPIENTI/ CERAMICA/ Ceramica a figure rosse
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo archeologico nazionale del Melfese "Massimo Pallottino"
- LOCALIZZAZIONE Castello federiciano di Melfi
- INDIRIZZO Via Normanni, Melfi (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I cosiddetti “piatti da pesce”, prodotti già in Attica alla fine del V secolo a.C. e nella prima metà del IV, trovano una grande diffusione in Italia meridionale nella seconda metà del IV secolo a.C., dove vengono realizzati nelle officine attive in Apulia, in Campania e a Paestum. Il nome attribuito a queste ceramiche deriva dalla presenza sulla superficie interna del piatto di raffigurazioni di pesci, crostacei e molluschi, che alludono con ogni probabilità alla reale funzione di questo singolare tipo di vasellame. La vasca centrale doveva servire a contenere salse per insaporire pietanze a base di pesce. L'oggetto proviene da una tomba a grotticella contenente la deposizione di un guerriero italico sepolto con la sua armatura e con recipienti ceramici raggruppati per tipologie
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
- LUOGO DI REPERIMENTO Lavello (PZ) - Basilicata
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700220345
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Archeologico Nazionale del Melfese "Massimo Pallottino"
- ENTE SCHEDATORE Museo Archeologico Nazionale del Melfese "Massimo Pallottino"
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0