pendaglio
Melfi,
SECOLI/ V a.C
Pendaglio di ambra antropomorfo, con rappresentazione di un guerriero alato gradiente a sinistra. Reca sul capo una sorta di berretto frigio, nella mano destra una spada e nella sinistra uno scudo di forma circolare
- OGGETTO pendaglio
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MATERIA E TECNICA
AMBRA
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MISURE
Altezza: 15.1 cm
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo archeologico nazionale del Melfese "Massimo Pallottino"
- LOCALIZZAZIONE Castello federiciano di Melfi
- INDIRIZZO Via Normanni, Melfi (PZ)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE primo piano, sala 1, vetrina 2
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I pendagli di ambra rientrano in un complesso fenomeno di trasporto e diffusione, che dal Mar del Nord e dal Baltico giungeva sino ai territori bagnati dal Mar Adriatico. Gli esemplari, potrebbero rientrare nella produzione di un ristretto atelier d’intagliatori, attivo tra la fine del VI sec. a.C. e i primi anni del V sec. a.C. Il luogo di produzione rimane al momento non definito con certezza forse a Canosa, ma è piuttosto probabile pensare ad artigiani itineranti di origine campana che operavano sia in Apulia che in Basilicata nel V sec. a.C.; spesso i pendagli più semplici, comunque in ambra, andavano a comporre, anche con diversi giri, collane con elementi come questi, di dimensioni maggiori o del tipo figurato che prendevano posto nella parte centrale
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
- LUOGO DI REPERIMENTO Melfi (PZ) - Basilicata
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700219490
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Archeologico Nazionale del Melfese "Massimo Pallottino"
- ENTE SCHEDATORE Museo Archeologico Nazionale del Melfese "Massimo Pallottino"
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2025
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0