corazza muscolare
Canosa di Puglia,
SECOLI/ IV a.C metà
La corazza anatomica di tipo lungo in bronzo, risulta composta da due valve, unite da cerniere con attacchi a forma di palmette disposte sui fianchi, riproducenti con dovizia di particolari la possente muscolatura maschile; i margini sono arrotondati
- OGGETTO corazza muscolare
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MATERIA E TECNICA
Reperti archeologici/ bronzo
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MISURE
Diametro: 13.5 cm
Larghezza: 21 cm
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CLASSIFICAZIONE
strumenti, utensili, oggetti d'uso
- LOCALIZZAZIONE Canosa di Puglia (BT) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via John Fitzgerald Kennedy, 18, Canosa di Puglia (BT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’antica città di Canosa fu un fiorente insediamento daunio, caratterizzato da nuclei sparsi intorno a un’acropoli centrale, di cui restano soprattutto le strutture funerarie ipogeiche gentilizie, che si svilupparono principalmente nelle aree periferiche del sito. Abitata dall’età del Bronzo (II millennio a.C.) ai giorni nostri, la cità fu un importante centro politico ed economico in età romana, in particolare tra la tarda repubblica e l’età imperiale (I secolo a.C.-III secolo d.C.), elevato a capoluogo della provincia di Apulia et Calabria in età tardoantica (IV-VII secolo d.C.). L’Ipogeo Varrese era già noto dalla letteratura e si perse ogni traccia nel corso del tempo, tanto da farlo ritenere distrutto. Nel 1971 il complesso funerario fu nuovamente rintracciato. La struttura funeraria, interamente scavata nel banco tufaceo fino ad una profondità di circa 5 metri, era dotata di un dromos (corridoio) che conduceva ad una grande camera sul fondo (I), a una più piccola a ovest (II) e a un gruppo di tre a est (III, IV, V). Le celle I e II presentavano copertura a botte, la IV era a sezione ogivale e la V a sezione semiellittica; la camera III si distingueva per la copertura orizzontale con finte travature scolpite nel tufo, al di sotto delle quali correvano, tutt’intorno alle pareti, due listelli sovrapposti rilevati. Il medesimo prospetto monumentale, costituito da due pilastri, con addossati due semicolonne ioniche, sormontati da un frontone scolpito nel tufo con timpano dipinto in rosso e dotato di tre acroteri, caratterizzava le celle III e IV, verosimilmente realizzate nello stesso arco temporale. Gli accessi delle altre camere non presentavano nessuna particolarità architettonica, ma erano semplicemente chiusi da lastroni affiancati. Il corredo, recuperato indistintamente e furtivamente nelle celle dell’ipogeo, era anch’esso già noto in letteratura in quanto fu nel 1912 diviso tra i Musei di Bari (gruppo Mazza, camere III-V) e di Taranto (gruppo Varrese, camera I).Non si dispone, invece, di nessuna notizia circa le deposizioni. Lo studio architettonico e dei corredi lascia supporre che il nucleo originario dell’ipogeo, costituito dal dromos e dalla cella di fondo (I), fu realizzato poco prima della metà del IV secolo a.C.; dopo il 330-320 a.C. la struttura venne ampliata sul lato destro del dromos prima con la costruzione delle due celle in asse (III e IV) e poi con la V. Tra gli elementi del corredo spicca la corazza anatomica in bronzo, che faceva parte della panoplia (armatura) del guerriero e garantiva la protezione busto durante la battaglia. Una corazza simile è stata rinvenuta dell’Ipogeo Scocchera A a Canosa. La presenza tra gli elementi del corredo dell’Ipogeo Varrese di oggetti appartenenti a esponenti di alto rango (cavalieri) indica non solo il ruolo ricoperto dal defunto, ma anche il prestigio raggiunto nella società
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
- SPECIFICHE DI REPERIMENTO L’Ipogeo Varrese, da cui proviene la corazza anatomica in bronzo, era una struttura funeraria, interamente scavata nel banco tufaceo, dotata di un dromos (corridoio) che conduceva ad una grande camera sul fondo (I), a una più piccola a ovest (II) e a un gruppo di tre a est (III, IV, V). Il nucleo originario dell’ipogeo, costituito dal dromos e dalla cella di fondo (I), fu realizzato poco prima della metà del IV secolo a.C.; successivamente al 330-320 a.C. la struttura venne ampliata sul lato destro del dromos con la realizzazione in un primo momento delle due celle in asse (III e IV) e successivamente della cella V
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389184
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0