tomba
Canosa di Puglia,
SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ IV a.C.-III a.C fine/ inizio
L’Ipogeo d’Ambra, interamente scavato nel banco tufaceo, si componeva di un dromos di accesso, che conduceva a una piccola porta di ordine dorico, con decorazione a rilievo composta da due paraste laterali, architrave e timpano, dipinta con intonaci di vari colori. Varcata la porta, si accedeva a un ambiente (vestibolo), con funzione di anticamera, con volta a sesto ribassato. Sui tre lati del vestibolo si aprivano tre accessi relativi alle stanze sepolcrali: la principale in asse con il dromos, le altre due disposte simmetricamente sulle pareti laterali. L’ipogeo doveva essere destinato alle famiglie appartenenti alla classe aristocratica di Canosa
- OGGETTO tomba
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CLASSIFICAZIONE
area ad uso funerario
- LOCALIZZAZIONE Canosa di Puglia (BT) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via Luigi Settembrini, Canosa di Puglia (BT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’antica Canusium (Canosa) fu abitata dall’età del Bronzo (II millennio a.C.) ai giorni nostri. La città fu prima un insediamento daunio, caratterizzato da nuclei sparsi intorno a un’acropoli (parte più alta dell’abitato) centrale; divenne poi alleata di Roma nel 318 a.C. e acquisì lo statuto di municipio nell’88 a.C. L’impianto del centro urbano subì delle notevoli trasformazioni, a seguito del processo di romanizzazione della città: furono costruite le mura e progettato un reticolo viario pianificato nel quale si inserivano edifici pubblici e residenziali. Inoltre, il centro urbano era attraversato dalla via Traiana. Particolarmente vivace era l’attività economica, legata soprattutto all'agricoltura, alla transumanza e alla lavorazione della lana. In età antonina (fine del II secolo d.C.), quando la città fu elevata al rango di colonia con il nome Aurelia Augusta Pia Canusium, furono edificate numerose opere pubbliche (tempio di Giove, l'acquedotto, due edifici termali e un arco lungo la via Traiana), riconducibili all’opera del senatore e mecenate Erode Attico. In aree extraurbane, al di là delle mura urbiche, erano ubicati alcuni nuclei funerari ipogeici scavati nel tufo e la più vasta necropoli presso il torrente Lamapopoli, realizzata nel II secolo d.C. e in uso almeno fino al VI secolo d.C. Durante l’età tardoantica (IV-VI secolo d.C.) Canosa divenne capoluogo della provincia di Apulia et Calabria, in cui avevano sede i governatori e la più importante diocesi. L’edificazione di numerosi e importanti edifici di culto, legata agli interventi del vescovo della città Sabino (514-566? d.C.), comportò un nuovo assetto urbanistico del centro urbano
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
dato non disponibile
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389178
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0