tomba

Canosa di Puglia, SECOLI/ III a.C

Interamente scavato nel banco tufaceo, l'ipogeo è composto da un dromos a rampa, sul cui fondo si apre l’ingresso principale, ornato da paraste in facciata e da semicolonne sui lati interni sormontati da capitelli ionici, da un architrave e da un frontone. L’ingresso monumentale immette in un gruppo di quattro ambienti, in cui il vano centrale di forma pressoché quadrangolare consente l'accesso alle tre camere principali, con volta a botte, e conserva tracce della decorazione pittorica costituita da una zoccolatura di base a due fasce, rossa e bruna; la volta è piatta a finte travature lignee ottenute con fasce di pittura rossa. Nella camera in asse con il dròmos si notano tracce di una decorazione pittorica riferibili a una scena di deductio ad inferos (viaggio verso l’oltretomba) databile al III secolo a.C.: si riconoscono i piedi umani e i corpi di un cavallo, di un cane e di un animale con criniera al guinzaglio; la figura umana, associabile a quella del defunto, era verosimilmente seduta su un trono. Nella camera a sinistra sono state rinvenute tracce di ossa umane carbonizzate che rimandano a un rito incineratorio. Due aperture sulle pareti laterali del dromos consentivano l’accesso a due camere sepolcrali, rinvenute ancora chiuse da tre grandi lastre calcaree accostate, prive di corredo e probabilmente rimaste inutilizzate. Un ricco corredo di vasi con decorazione plastica, statue fittili di oranti, alcune coppe in vetro e oggetti di oreficeria è stato rinvenuto nell'ipogeo, ma non è possibile risalire al posizionamento degli oggetti nelle varie stanze essendo stato raccolto e poi smembrato nel corso degli anni. I reperti, infatti, risultano ad oggi distribuiti tra vari musei e collezioni in Europa e oltreoceano

  • OGGETTO tomba
  • CLASSIFICAZIONE area ad uso funerario
  • LOCALIZZAZIONE Canosa di Puglia (BT) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via On Dott. Giuseppe Matarrese, Canosa di Puglia (BT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La città di Canosa, abitata dall’età del Bronzo (II millennio a.C.) ad oggi, fu prima un insediamento daunio, caratterizzato da nuclei sparsi intorno a un’acropoli centrale, poi divenne alleata di Roma nel 318 a.C. e acquisì lo statuto di municipio nell’88 a.C. Della fase daunio-ellenistica (IV-I secolo a.C.) della città restano soprattutto i monumentali ipogei funerari, che si svilupparono non solo in aree periferiche, ma anche nelle zone centrali dell'abitato antico, espressione del potere delle aristocrazie locali. Il processo di romanizzazione comportò una riorganizzazione dell’impianto urbano, caratterizzato da un reticolo viario pianificato all’interno dei quale si inserirono i quartieri residenziali e gli edifici pubblici. La città fu dotata di una cinta muraria e beneficiava del passaggio della via Traiana. Particolarmente florida era l’attività economica, legata soprattutto all'agricoltura, alla transumanza e alla lavorazione della lana. In età antonina (fine del II secolo d.C.), la città fu elevata al rango di colonia con il nome Aurelia Augusta Pia Canusium. Questa fase coincise con un grandioso intervento urbanistico, riconducibile alla figura di Erode Attico, volto alla costruzione di opere pubbliche (tempio di Giove, l'acquedotto, due edifici termali e un arco lungo la via Traiana). In aree extraurbane, al di là delle mura urbiche, erano ubicati alcuni nuclei funerari ipogeici scavati nel tufo e la più vasta necropoli presso il torrente Lamapopoli, realizzata nel II secolo d.C. e in uso almeno fino al VI secolo d.C. L’importanza politica e amministrativa crebbe notevolmente in età tardoantica, fra il IV e il VI secolo d.C., quando Canosa divenne capoluogo della provincia di Apulia et Calabria, in cui avevano sede i governatori e la più importante diocesi. L’edificazione di numerosi e importanti edifici di culto, legata agli interventi del vescovo della città Sabino (514-566? d.C.), comportò un nuovo assetto urbanistico del centro urbano. L’Ipogeo Scocchera B fu scoperto alla fine dell'Ottocento, assieme al vicino Ipogeo Scocchera A, e riportato alla luce nel 1979
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA dato non disponibile
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389175
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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