casale
Il casale fortificato di Balsignano rappresenta uno degli esempi meglio conservati di casale fortificato d’epoca medievale in Puglia. L’area, frequentata già in età preistorica, a partire dal X secolo d.C. divenne sede di un casale fortificato, cioè di un insediamento di piccole dimensioni provvisto di un articolato sistema di difesa, oggi interamente visitabile grazie alle recenti attività di restauro e valorizzazione del complesso monumentale. Il casale era difeso da una duplice cinta muraria realizzata tra XIV e XV secolo d.C.: quella più esterna, lunga oltre 500 metri (gran parte dei quali si conserva ancora in elevato), era fortificata lungo la cortina esterna con una serie di torri quadrate collocate a distanze regolari e si interrompeva in corrispondenza della monumentale porta di accesso all'insediamento, difesa da due ulteriori avancorpi di difesa. La cinta interna (lunga circa 50 metri) racchiudeva un’area di dimensioni più ridotte che comprendeva gli edifici più monumentali: i due luoghi di culto (la chiesa di San Felice e la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli) e il castello. La chiesa di San Felice è stata sempre considerata come l’edificio più rappresentativo dell'intero casale. La struttura formata da due chiese ammorsate l’una all’altra, entrambe coperte da cupole, ma differenti tra loro. L’edificio a nord, il più antico presenta una muratura meno accurata, è coperto da due cupole a vela su pianta ellittica e si pone in stretta relazione con ciò che resta del porticato esterno, che presenta una pavimentazione tipicamente bizantina e databile tra X e XI secolo d.C. Per tale ragione questo edificio è stato fissato in un arco temporale precedente a quello durante il quale venne realizzato il corpo di fabbrica posto a sud, databile al XIII secolo d.C.; questa chiesa presenta una pianta a croce greca, con due campate voltate a botte e cupola centrale; un portale scandito da archetti pensili e paraste nobilita il fianco sud della chiesa conferendogli il valore di facciata principale. La chiesa di Santa Maria costituisce un ampliamento di più antiche fabbriche realizzate dai benedettini tra XI e XII secolo d.C. ed è composta da due ambienti tra loro ortogonali. Il primo ambiente venne edificato a partire dagli ultimi anni del 1200 e concepito come una chiesa a navata unica che inglobò i resti delle più antiche mura di cinta e di una torretta, ancora leggibile in corrispondenza del presbiterio. In seguito, intorno al XV secolo d.C., questo ambiente venne ulteriormente modificato con l’aggiunta dei pilastri che reggono l’attuale volta che sostituì la precedente copertura in legno. Sul prospetto risulta chiaramente leggibile la preesistente facciata a capanna; il portale di accesso è sormontato da una lunetta, all'interno della quale si può scorgere ciò che resta di un affresco di una Madonna con Bambino. Le strutture del castello sono il frutto di una serie di interventi avvenuti in epoche differenti. Di certo l'attuale architettura rappresenta un edificio adattato nella fase più recente alle esigenze di un insediamento di tipo padronale e rurale tipico dell’età moderna. Nel primo medioevo l’edificio si presentava in modo molto diverso: probabilmente esistevano due torri quadrangolari collegate tra loro da una robusta cinta muraria che proteggeva un’area circoscritta all'interno della quale dovevano essere edificate le strutture monastiche benedettine. Successivamente queste torri di difesa furono innalzate e il tratto di mura di cinta che le legava assunse l’aspetto di un corpo centrale di un edificio. Non è possibile indicare con certezza le date che segnano questa evoluzione del castello dal momento che non esistono documenti o resoconti che ne parlino esplicitamente. Si può segnalare una sequenza di interventi effettuati in un periodo compreso tra il XIV ed il XVI secolo d.C
- OGGETTO casale
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MATERIA E TECNICA
Opere-oggetti d'arte/ materiali vari/ tecniche varie
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MISURE
Area: 2 ha
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CLASSIFICAZIONE
insediamento
- LOCALIZZAZIONE Modugno (BA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO SP92- Modugno-Bari, Modugno (BA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’area è stata oggetto di diverse campagne di ricerca archeologica che hanno messo in luce nella stessa area della chiesa di San Felice un piccolo edificio di culto di età altomedievale a cui è connessa una piccola necropoli, oltre a indagare le preesistenze archeologiche. Nel 2011 è stata indagata l’area in corrispondenza della cinta muraria esterna dell'insediamento, permettendo così di mettere in luce le fondazioni di due torri del muro perimetrale di età basso medievale che completano il circuito con le cinque torri già visibili. Anche lo studio architettonico degli edifici vanta una storia lunga, iniziata nel 1932 con Giuseppe Ceci, il quale pubblicò il primo studio storico approfondito sul casale di Balsignano, studio considerato ancora oggi uno dei primi punti di riferimento per la conoscenza del complesso rurale
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
dato non disponibile
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600388910
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0