Edificio ubicato in prossimità del foro dell'antica Volcei impiantato su precedenti strutture di età augustea. L'edificio, con fronte ad est, è dotato di un'ampia aula absidata affiancata, a nord, da un vano di pianta rettangolare con pavimentazione a mosaico geometrico bicromo. I due vani comunicavano mediante un'apertura sottolineata da una soglia in pietra locale. Lungo il lato meridionale dell'aula, in posizione simmetrica rispetto all'ingresso sul lato nord, sono stati rinvenuti resti di cardini che lasciano supporre l'esistenza, in origine, di un ambiente simmetrico. In una fase successiva (III-IV sec. d.C.), l'esedra viene ristrutturata e trasformata in una nicchia rettangolare con rivestimento parietale e pavimentale in marmo. La pavimentazione conserva tracce di un rivestimento musivo raffigurante Eracle, ascrivibile a questa fase. L'abside è tamponata con un muro realizzato con materiale di reimpiego, databile fra il VI ed il VII secolo, che determina il cambiamento d'uso