Alcuni saggi di scavo hanno messo in luce, parzialmente, una grande struttura di terrazzamento in opera poligonale, scoperta per una lunghezza di 50m. Tale struttura va posta in relazione con gli abbondanti ritrovamenti di superficie che si effettuano nella zona: si tratta di materiale in parte conservato nei depositi della Soprintendenza, in parte raccolto nella collezione "Del Prete" (notificato con D.M. 2/7/1980). Tra i pezzi si notano in particolare bronzetti italici raffiguranti Ercole, ceramica a vernice nera ed unguentari che rimandano ad una fase di III sec.a.C.; allo stesso periodo si data il muro di terrazzamento, come hanno evidenziato i dati di scavo. Si può affermare che la zona doveva essere occupata da un complesso di culto di epoca ellenistica di un certo rilievo, finora l'unico identificato in questo settore della valle del Volturno, al quale dovevano far capo sia la vicina Venafro e sia gli insediamenti minori del territorio. Inoltre per completezza si segnala che prospezioni magnetiche e meccaniche eseguite nella zona di Fondazione Lerici, hanno riportato la presenza di fondi di capanne di età arcaica, da intendere come appartenenti all'insediamento relativo alla necropoli scavata in area di poco distante