Sono stati eseguiti 10 saggi, che sono risultati sterili nella parte più alta del terreno, mentre a valle, lungo il canale, al disotto dello strato di arativo è stato rinvenuto materiale archeologico. In particolare, nel saggio I, si è individuato uno strato di terra scura misto a frammenti di ceramica tardoantica, mentre, nel saggio X si rinviene un vespaio di ciottoli, pietre e frammenti di tegole. Quest’area, tuttavia, appare notevolmente compromessa dalla realizzazione di scavi per il drenaggio dell’acqua, effettuati anche a notevole profondità (3 o 4 m), risalenti ai primi decenni del 1900. Sembra verosimile, infatti, ritenere che sia stata compromessa anche la stratigrafia archeologica. Nel saggio I si documenta uno strato di colore marrone scuro con una concentrazione di frammenti ceramici nel lato N del saggio. Nonostante la presenza di numerosi frammenti ceramici, del tipo “a bande rosse” ascrivibili al tardo antico, non si rinvengono tracce di strutture, né una stratigrafia chiaramente leggibile. È possibile che la situazione archeologica sia stata compromessa dagli interventi moderni (canalizzazioni e drenaggi), è verosimile anche che il terreno non sia quello originale ma riportato per bonificare l’area che in questo punto, a ridosso del canale, appare paludosa