sito 2: horreum in loc. Pantano (infrastruttura di servizio edificio rurale di servizio)

Pozzilli, età romana

L’individuazione del sito in oggetto è avvenuta grazie ad indagini di superficie, effettuate a seguito dell’identificazione di un’anomalia quadrangolare nelle immagini satellitari recenti. L’indagine autoptica compiuta sul terreno appena arato, e dunque in condizioni ottimali di visibilità, ha rivelato la presenza di una vasta area con concentrazione di materiale archeologico in superficie (35-40 m in senso E-O, 27-30 metri in senso N-S). Tra il materiale affiorante, la cui natura risulta molto varia (tegole, laterizi, ciottoli in calcare, scaglie di pietra), si segnala la presenza di alcuni frr. di pietre da macina, pietre squadrate, lacerti pavimentali in cementizio a base fittile, frr. di ceramica comune. Alla luce di quanto emerso da ricognizione, l’area è stata sottoposta a prospezioni geomagnetiche mirate (Università degli Studi del Molise), le quali hanno confermato la presenza di strutture nel sottosuolo a una quota non precisabile, ma certamente prossima al piano di campagna e inferiore al metro: le anomalie individuate hanno rivelato, alla stregua delle prese satellitari, una planimetria di forma quadrangolare. Considerati i positivi risultati delle varie indagini di superficie si è proceduto all’apertura di saggi mediante mezzo meccanico, i quali hanno subito confermato la presenza di strutture a una profondità di -50 cm circa dal piano di campagna. Le attività sono dunque proseguite con la parziale indagine dell’area, potenzialmente caratterizzata dalla presenza di emergenze archeologiche, che ha restituito, confermando quanto emerso dalle indagini preliminari, una porzione di un edificio a pianta rettangolare (orientato E-O) conservato a livello di fondazione. Le murature messe in luce hanno una larghezza di 65-70 cm. Al muro di chiusura N-S (12,30 m di lunghezza) si legano ad angolo retto un muro di 17,80 m di lunghezza e un altro, scoperto parzialmente per una lunghezza di 7,70 m. L’asse murario meridionale pare innestarsi, nella sua parte terminale orientale, in un altro setto, caratterizzato da un orientamento difforme da quello prevalente ed esteso oltre la sezione S dello scavo. Nella porzione orientale dell’area si documentano poi i resti di un piano pavimentale in cementizio a base fittile, di cui rimangono alcuni lacerti anche a ridosso del muro meridionale. Al centro della struttura rettangolare si è messa in luce una serie tre pilastri di 94x94 cm (probabilmente ne è presente un quarto, non messo in luce) che dividono la struttura in due aule di identiche dimensioni e che, con ogni probabilità, sorreggevano una copertura a volta. La mancanza di tegole nel crollo che copre il piano pavimentale fa ipotizzare che la struttura fosse coperta in muratura. Frammenti di tegole si rinvengono, invece, immediatamente a ridosso delle murature, all’esterno dell’edificio, che forse era circondato da un piccolo porticato ligneo con copertura in tegole. Il piano pavimentale della struttura è costituito da un fitto vespaio di ciottoli di medie dimensioni, giustapposti con trama molto fitta, e rivestito da un sottile velo di cementizio a base fittile

  • OGGETTO infrastruttura di servizio edificio rurale di servizio
  • MISURE Lunghezza: 17,80 m
    Larghezza: 12,30 m
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LOCALIZZAZIONE Pozzilli (IS) - Molise , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Atinense, Pozzilli (IS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE La grande struttura può forse essere interpretata come horreum (deposito di prodotti agricoli e granaglie). Questi edifici, poco noti eccezion fatta per i grandi horrea di Roma o di Ostia, sembrano avere sempre la stessa tipologia, messa a punto durante gli ultimi anni della Repubblica, che non subisce trasformazioni fino a tutta l’età imperiale e che risulta costituita da sequenze più o meno complesse di celle a pianta rettangolare, con una sola apertura su uno dei lati brevi, spesso bipartite da una spina di pilastri quadrangolari. Per sostenere il peso delle merci stipate e contenerne le spinte sui muri laterali, i muri perimetrali degli horrea non hanno mai spessore inferiore ai 60 cm e sono dotati di massicce fondazioni. Le celle sono spesso a due piani ed è pertanto necessario ricorrere all’utilizzo di una spina di pilastri quadrangolari al centro degli ambienti per sorreggere il peso delle volte e delle derrate (granaglie) stoccate al piano superiore. Anche il piano pavimentale costituito da un fitto vespaio in ciottoli rivestito di cementizio a base fittile sembrerebbe avere la funzione di isolare il piano di calpestio dal terreno sottostante. I magazzini per il fieno e le granaglie sono edifici a alto rischio di incendio: questo potrebbe motivare l’isolamento di un edificio di tali dimensioni. Infine l'horreum che, per definizione, esiste soltanto in rapporto ad una struttura abitativa, si colloca in un’area assai prossima alla villa (sito 3, vedi), risultando pertinenza della stessa e connotandosi, dunque, non come un’emergenza isolata ma, al contrario, come parte di un sistema insediativo articolato funzionale allo sfruttamento in chiave agricola dei fertili terreni pianeggianti dalla zona
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400108103-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA planimetria catastale (1)
    planimetria catastale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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