Il sito in esame è una villa, orientata NE-SO, di cui è stata indagata la pars rustica, a pianta rettangolare allungata, costituita da due settori con due ambienti ciascuno. Il primo vano, con resti di pavimentazioni in cementizio a base fittile e in opus spicatum, è dotato di una vasca e di un torcular; il secondo vano, anch'esso con torcular destinato al vino e collegato a due vasche di dimensioni diverse, presenta una pavimentazione a commessi di laterizio formanti quadrati; i due ambienti del secondo settore sono rispettivamente identificabili con la cella con i dolia per la conservazione dei liquidi e con il vano per la lavorazione delle olive provvisto di trapetum. Altri ambienti di servizio, esplorati solo parzialmente, presentano resti di pavimentazione in cementizio a base fittile. Anche la parte residenziale della villa, interessata da continui rifacimenti, è stata rimessa in luce solo in parte: si conservano tre grossi ambienti a pianta quadrangolare e parte dell'impianto termale privato. In un settore della villa, dove furonono rinvenute tracce consistenti di intonaco, sono state individuate altre tre vasche, due delle quali rivestite di malta idraulica e verosimilmente destinate alla conservazione del vino, una rivestita di marmo e costituita da due livelli raccordati da gradini. Tra i materiali rinvenuti si segnalano ceramica acroma, da fuoco, frammenti di opus doliare e una piccola macina manuale in pietra. La fase di abbandono della villa è testimoniata da sepolture in fossa terragna, a cassa di tegole e alla cappuccina, con corredi costituiti da fibule, spilloni in bronzo, punteruoli in ferro. Una delle sepolture, bisoma, presenta un inumato femminile con infante disposto ai piedi (probabilmente madre e figlio)