lastra (lastra tombale)

Tivoli, SECOLI/ XIV

Lastra tombale con stemma araldico della famiglia Vitelleschi

  • OGGETTO lastra lastra tombale
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • MISURE Altezza: 60 cm
    Spessore: 17 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI/ARREDI FUNERARI
  • AMBITO CULTURALE Eta' Medievale
  • LOCALIZZAZIONE Tivoli (RM) - Lazio , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stemma è scolpito a rilievo su una lastra sagomata, delimitata su due dei quattro lati da una cornice modanata. Al centro della lastra lo stemma è rappresentato su uno scudo con il campo partito e decorato con due vitelli affrontati. La forma dello scudo, sormontato da una croce, è una variante dello scudo gotico, diffusa in un arco di tempo abbastanza ampio, fra XIII e XV secolo (Bascapé - Del Piazzo, 1983). Lo stemma appartiene alla famiglia dei Vitelleschi (Mencarelli 1998) derivata dalla potente famiglia dei Vitelli, originaria di Città di Castello. Il prestigio e l'affermazione familiare trovò in realtà sede a Corneto (Tarquinia), dove i Vitelleschi si insediarono a partire dalla metà del Duecento (Tiberi 1996, pp. 1-10). Corneto diverrà, soprattutto nella seconda metà del Quattrocento, il centro di potere dei suoi due più importanti esponenti: il cardinale Giovanni Vitelleschi (1390-1440), detto "il diabolico" e il cardinale vescovo Bartolomeo Vitelleschi (ca. 1410-1463), suo nipote, che oltre a rivestire importanti cariche presso il Papato (Giovanni fu capitano delle truppe pontificie) saranno promotori di importanti committenze artistiche (Palazzo Vitelleschi a Tarquinia). Lo stemma appare un esemplare dell'araldica familiare probabilmente trecentesco, sulla base sia delle sue caratteristiche formali che iconografiche, in quanto negli stemmi dei membri della famiglia vissuti nel corso del XV secolo (ad esempio quelli di Giovanni e Bartolomeo) sono presenti, nella parte superiore dello scudo, sei gigli distribuiti in due terne sopra ogni vitello, sormontati da un rastrello. Si tratta di un attributo proprio dello stemma familiare del ramo familiare degli Angiò di Napoli. La sua presenza sull'araldica dei Vitelleschi è riconducibile ai rapporti di "protezione" che questi ultimi ricevettero dagli Angiò di Napoli dopo il 1437-1438, anno in cui Giovanni Vitelleschi con le sue truppe papali difese Luigi d'Angiò dal tentativo degli Aragonesi di impradonirsi del suo regno (Law 1998, pp. 40-66). Sulla base dei dati storici pertanto lo stemma in esame è quindi antecedente al secondo quarto del XV secolo. La lastra su cui è scolpito però appartiene al fronte di quella tipologia di sepolcri o monumenti funerari diffusi nel XIV secolo (si vedano ad esempio quelli della Chiesa di Santa Chiara a Napoli), con il sarcofago monumentale disposto su quattro pilastri o colonnine, spesso tortili, sormontato dal coperchio figurato scolpito a rilievo con il corpo del defunto disteso a riposo: sul fronte, ai lati di una scena figurata solitamente raffigurante la resurrezione del Cristo, erano collocati gli stemmi del personaggio sepolto. Sulla base delle caratteristiche formali del reperto e dei dati storici raccolti appare compatibile una datazione dell'opera al XIV secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201391722
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Santuario di Ercole Vincitore-Tivoli
  • ENTE SCHEDATORE Santuario di Ercole Vincitore-Tivoli
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • STEMMI gentilizio - Stemma - Stemma araldico di Vitelleschi scolpito a rilievo con due vitelli affrontati
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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