sarcofago/ coperchio

Testa maschile, PERIODIZZAZIONI/ STORIA/ Età antica/ Età romana/ Età romana imperiale/ Età altoimperiale/ Età di Antonino Pio

Frammento marmoreo di forma irregolare che conserva una testa maschile. Fuori discussione sembra la pertinenza della testa alla decorazione di un coperchio di sarcofago, per il segmento angolare che appare subito al di sotto del mento

  • OGGETTO sarcofago/ coperchio
  • MATERIA E TECNICA marmo/ incisione
    marmo/ scalpellatura
  • MISURE Altezza: 20 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI/ ARREDI FUNERARI/ SARCOFAGI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Mattei di Giove
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Risulta difficoltoso l'inquadramento tipologico del frammento a causa della mancanza di attributi o di particolari significati. Passando in rassegna i tipi identificati dalla Brennecke, pur non trovando un confronto preciso, è stato possibile almeno un orientamento. Vanno tenuti presenti innanzitutto alcuni elementi che caratterizzano la testa: lo schema della capigliatura, con il lungo ricciolo ondulato sulle guance e la forma delle sopracciglia. Un ricciolo sulla guancia (prescindendo per il momento dalla forma) contraddistingue solo certi tipi e, precisamente, stando alla classificazione della Brennecke, Attis, alcuni tipi di barbari, Dioniso, Ittiocentauri, raffigurazioni del Sole, Venti, etc. (cfr. Brennecke 1970, pp. 21 ss., 30 ss., 58 ss., 83 ss., 132 ss., 144 ss.). Ma molti di questi soggetti sono caratterizzati da attributi o da particolari utili per un'identificazione; resterebbero, se mai, alcuni tipi di Ittiocentauri giovanili, definibili come tali per la somiglianza con quelli che appaiono a figura intera sulla cassa di sarcofagi marini (cfr. ad esempio il sarcofago del Museo Nazionale Romano: Rumpf 1939, p. 20, n. 56, tav. 19; Helbig4 III, n. 2146; Brennecke 1970, p. 87 s., p. 222 s., n. 39; Andreae - Jung 1977, pp. 432-436, tabella tra le pp. 434 e 435; Jung 1978, p. 333, fig. 2, datato al 190-200). Il nostro acroterio non trova rispondenze tipologiche molto puntuali, benché possano notarsi affinità nello schema della capigliatura e nella presenza del ricciolo sulla guancia (differente, però, più esile e meno ondulato) in diversi degli esempi ricordati dalla Brennecke (tipologicamente più vicini per la disposizione della capigliatura, ma di cronologia più tarda, sono un frammento di Cambridge, con raffigurazione di Helios: cfr. Budde - Nicholls 1964, p. 104, n. 164; Brennecke, p. 150 s., p. 245, n. 247; uno di Boston: Comstock - Vermeule 1976, p. 169, n. 270; ed ancora un altro frammento nel cortile dell'Accademia Americana di Roma). Il taglio così marcatamente obliquo delle sopracciglia, che conferisce al volto un'espressione patetica, è ancora più raro (cfr., ma l'obliquità è meno accentuata, l'acroterio di un coperchio di sarcofago del Louvre: Robert III, 1, p. 86 ss., n. 72, tav. XVIII; Brennecke, p. 145, p. 243, n. 239, con raffigurazione di Selene; o anche un frammento del Cortile della Pigna in Vaticano: Amelung I, p. 846, n. 94, tav. 100; Brennecke, p. 27, p. 201, n. 37, raffigurazione di Attis). L'espressione patetica (forse per questo Paribeni, p. 10, definiva la testa "Maschera di Gorgone") e la abbondante e mossa capigliatura, si trovano, nella statuaria, anche in raffigurazioni di tritoni e di ittiocentauri giovanili (cfr. il centauro marino del noto gruppo della Sala degli Animali in Vaticano: Amelung II, p. 386, n. 228, tav. 43; von Steuben in Helbig, n. 100; il tritone di un gruppo di Dresda, Dickins 1920, fig. 25; il centauro marino del gruppo del Louvre; Bieber 1961, p. 150, fig. 641) di arte ellenistica, che spesso presentano un analogo taglio degli occhi. E' solo una possibilità, comunque, che la testa giovanile dell'acroterio sia riferibile ad una raffigurazione del genere, trattandosi di un frammento senza collegamenti con un contesto figurativo e risultando le orecchie (che spesso in questi casi hanno la forma appuntita di quelle dei satiri) nascoste dalla folta capigliatura. Per il frammento è, peraltro, ipotizzabile una maggiore aderenza a modelli del repertorio di tradizione ellenistica (si confrontino ad esempio alcune figure di giganti del Grande Fregio dell'Altare di Pergamo: Schmidt 1961, tavv. 51-53; Muller 1964, tavv. 13, 18, 45, 64). Lo stile in cui è eseguita la testa mostra una certa sensibilità nella resa dei volumi e nella mossa ondulazione della capigliatura e pare trovare stretta affinità nella lavorazione degli acroteri con teste di satiri di un sarcofago dionisiaco del Museo Profano, ex-Lateranense (Andreae in Helbig, n. 1119; Matz IV, p. 458 ss., n. 265, tav. 285), datato in età antonina, epoca cui è da riportare anche questo frammento. Provenienza ignota
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200122394
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
    2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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