sarcofago/ coperchio
Testa virile dai tratti barbarici,
Roma,
SECOLI/ III metà
Il frammento conserva l'estremità destra di un coperchio di sarcofago
- OGGETTO sarcofago/ coperchio
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MISURE
Altezza: 20 cm
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CLASSIFICAZIONE
ARREDI/ ARREDI FUNERARI/ SARCOFAGI
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Mattei di Giove
- INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ben visibile l'uso del trapano nella capigliatura, nei baffi e all'angolo interno dell'occhio. La testa barbarica mostra una certa differenza con i tipi più comuni adoperati come acroteri di sarcofagi, generalmente con barba più abbondante e con uno schema di disposizione della capigliatura diverso (cfr. per un'amplia documentazione: Brennecke, pp. 30-53). Esso trova però strette corrispondenza con un frammento di sarcofago con caccia al leone nel castello di Klein-Glienicke (Goethert, n. 170, p. 36, tav. 63; in generale sui sarcofagi con caccia al leone v. la bibliografia ai NCT 1200122376 e 1200125703). Tipi barbarici con ciuffi di peli sul volto compaiono nel sarcofago di Reims (Rodenwaldt 1944, pp. 191-203, tavv. 31-38, con datazione al 260 circa; Vaccaro Melucco 1966, p. 17 ss., n. 8, tavv. VIII, 17 e IX, 20, con datazione al 250 circa; si veda però, ora, Andreae-Jung 1977, pp. 432-436, tabella tra le pp. 434 e 435, con datazione al 260-270). Trattandosi di un acroterio angolare, la fisionomia è qui maggiormente stilizzata, sia nel volto, sia nella capigliatura e può confrontarsi per la struttura angolosa, in cui la fronte, il naso e il mento vengono pressoché ad essere tra loro allineati, con acroteri variamente datati nel corso del III secolo (v. ad esempio le teste giovanili su un coperchio di sarcofago delle grotte Vaticane: Matz IV, p. 479 s., n. 306, tav. 323, datato in epoca tardo-severiana; gli acroteri di un coperchio di sarcofago strigilato con ritratto in clipeo del Museo Nuovo dei Conservatori: Mustilli 1939, p. 97, n. 2, tav. LXIII, 231; Rumpf, p. 77, n. 212, tav. 59; Brennecke, p. 107, p. 229 s., n. 178, datato alla metà del III sec. dal Mustilli e alla fine del secolo, o agli inizi del IV, dal Rumpf. Si veda anche un frammento di Palazzo Corsetti: Rumpf, p. 89, n. 289, tav. 60; Brennecke, p. 107, p. 230, n. 181, datato alla fine III-inizi IV secolo. C'è però da notare che per il sarcofago di S. Pietro, con cui maggiori sembrano le affinità, è recentemente proposta, nella citata tabella di Andreae-Jung, una datazione al 250-260). Probabile una data intorno alla metà del III secolo, o poco dopo. Provenienza ignota
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200122393
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- DATA DI COMPILAZIONE 1978
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2017
2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0