Gorgoneion

Testa di Medusa, SECOLI/ III seconda metà

Frammento marmoreo mancante su tutti i lati, appartenente probabilmente alla decorazione di un lato posteriore di un sarcofago

  • OGGETTO sarcofago
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scalpellatura
    marmo/ trapanatura
  • MISURE Altezza: 25 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI/ ARREDI FUNERARI/ SARCOFAGI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Mattei di Giove
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ben noto è il vastissimo impiego della maschera gorgonica, come elemento di valore apotropaico nell'arte greca e romana, su monumenti di ogni genere (assai ampia la bibliografia sull'argomento: cfr. Buschor 1958, Giuliano 1960 (s.v. Gorgone con bibliografia precedente), Riccioni 1960, Freyer Schauenburg 1970, Andreassi 1972, Cook 1974 e da ultimo Floren 1977, con altra bibliografia). Non si può dire con assoluta sicurezza che genere di manufatto decorasse la maschera gorgonica di questo frammento, tuttavia per le sue dimensioni, e per lo sguardo spostato lateralmente, non è da escludere l'appartenenza del frammento ad un sarcofago, in cui sarebbero dovute apparire due maschere gorgoniche disposte simmetricamente e guardanti verso il centro. Le caratteristiche di esecuzione farebbero piuttosto pensare ad un lato posteriore (rilievo appiattito), mentre il tipo di lavorazione non sembrerebbe poter risalire oltre i limiti del III sec. d.C. (va qui ricordato l'impiego del gorgoneion in particolare nella decorazione dei sarcofagi: cfr. Buschor, p. 24; notevole la frequenza d'uso di questo motivo in alcune classi; si vedano i numerosi esempi di sarcofagi a ghirlande: Toynbee, pp. 202-230; Hanfmann, I, p. 22; Matz, pp. 48-51; Honroth, nn. 78, 79, 96, 102, 104, 108, 112; di sarcofagi a lenos con scene dionisiache, Matz, I, p. 150 ss., n. 46, tav. 48; p. 159 ss., n. 52, tav. 60, dove sul lato principale compaiono protomi leonine mentre generalmente due gorgoneia si trovano sul lato posteriore, ma si veda la fronte del sarcofago Rospigliosi, Matz, I, p. 167 s., n. 59, tav. 69; sull'argomento v. anche Chiarlo, 1974, p. 1313, nota 18. Il motivo appare anche su coperchi: come acroterio angolare: v. i vari esempi in Brennecke, p. 124 s.; nei timpani di quelli a doppio spiovente: cfr Wegner, p. 72, n. 184, tav. 136, e Bonanno, p. 247 s., n. 302, con altra bibliografia; su altri tipi ancora: cfr ad esempio il coperchio del sarcofago già Mattei ora a Palazzo Venezia, qui elencato in Appendice, p. 52. Discusso è anche il significato del gorgoneion nella simbologia funeraria: da un collegamento con il culto bacchico sostenuto da Lehmann-Hartleben e Olsen 1942, p. 49 s.; al più comune valore apotropaico attribuitogli da Tusa 1957, p. 148, v. anche Turcan, p. 541 s., nota 13; al significato escatologico che vi ravvisa Pesce 1957, p. 114). Nell'ambito cronologico del III secolo si hanno numerosi esempi di maschere gorgoniche su sarcofagi (Turcan, p. 541 s.), riconducibili a tipologie diverse. La particolare disposizione dei capelli incornicianti il volto della Gorgone, quale si osserva sul nostro frammento, sembra essere diffusa già alla fine del II secolo e poi nel corso del III. Simile, infatti, nello schema (non nello stile, assai più ricco di dettagli e più curato) è il tipo presente su un sarcofago asiatico a ghirlande di Baltimora (cfr Lehmann-Hartleben, Olsen, p. 18 s., p. 67 ss., fig. 21; da ultimo v. Ward Perkins 1975-76, p. 205 s., p. 230, fig. 38. Datazione al 180 d.C. circa). Analogo sistema di disposizione dei capelli si ritrova anche in alcuni esemplari di teste gorgoniche del Foro Severiano di Leptis Magna (cfr Floriani Squarciapino 1974, p. 82 ss., in particolare nn. 10, p. 68, tav. XXVII, 2; 62, p. 79; tav. XXXVII, 1 e 70, p. 81, tav. XXXIX, 4). Di fattura più accurata, ma con ogni probabilità riferibili allo stesso modello, sono i gorgoneia visibili sul lato posteriore di un sarcofago a lenos strigilato del santuario di Montevergine, che sulla fronte presenta protomi leonine recanti un anello tra le fauci (cfr Giannetti 1969, p. 10; Chiarlo, p. 1311, nota 15 e p. 1319, nota 38; fot. D.A.I. Roma 73.456; un accenno è anche in Kranz 1974-75/1977, p. 183). La lavorazione è assai simile a quella dei gorgoneia sul lato posteriore di un sarcofago a lenos figurato del Museo Nazionale Romano (Cumont, p. 338, tav. XXXVIII, 2; Wegner, p. 50, n. 126, tav. 146a, con bibliografia, datato all'ultimo quarto del III sec.; Chiarlo, p. 1312, nota 15) e sarà da porsi nella seconda metà del III secolo. Provenienza ignota
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200122389
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
    2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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