frammento

Testina di putto, Roma, SECOLI/ II ultimo quarto

Frammento marmoreo di forma irregolare forse pertinente alla decorazione di un coperchio di sarcofago

  • OGGETTO frammento
  • MISURE Altezza: 25 cm
    Larghezza: 20 cm
  • CLASSIFICAZIONE TERMINI GENERICI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Mattei di Giove
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Diversamente dagli altri due esemplari analoghi esistenti nel Palazzo (NCT 1200122380 e 1200122382, creati come pendants a questo, e NCT 1200122378, molto rifatto) nessun elemento sembrerebbe contraddire all'antichità del frammento. Resta tuttavia difficoltosa una sua immediata classificazione e solo come ipotesi si può ritenerlo pertinente a un coperchio di sarcofago. È infatti attestato un tipo di coperchio in cui lo spazio della lastra frontale è scandito da una serie di nicchie con coronamento ad archetti o a spiovente, generalmente occupate da scenette di vario soggetto, da singole figure o maschere; talvolta la nicchia centrale contiene anche il ritratto del defunto (sull'argomento e per una esemplificazione cfr Turcan, p. 88 ss.). Questo tipo va distinto (la distinzione non era chiara in Altmann 1902, p. 98) dall'altro, frequente in età adrianeo-antonina, con frontoncini semilunati o a spiovente alternati a spazi ogivali, derivanti dalla decorazione delle urnette cinerarie (si veda ad es. il coperchio del sarcofago già Mattei ora in Palazzo Venezia: cfr Guerrini 1982, Appendice p. 52). Il tipo con nicchie sarebbe invece più strettamente imparentato, come scansione degli spazi, secondo il Turcan (p. 89), ai sarcofagi a colonnette o a pilastri e avrebbe avuto la sua maggiore diffusione nel secondo terzo del III secolo (sui sarcofagi a colonnette di produzione urbana v. da ultimo Kranz 1977. Per quanto riguarda il periodo di diffusione di questo tipo di coperchio, si veda tra gli esemplari ritenuti più antichi il coperchio del sarcofago già Casali, passato poi da Palazzo Lazzeroni ad Hever Castle: Matz III, p. 383 ss., n. 214, tav. 223, con datazione "frühseverisch"; v. anche Turcan, p. 90, con datazione non oltre il 225). Sembrano però mancare esempi con testine di putto all'interno delle nicchie, elemento che troviamo invece, sempre nella decorazione dei coperchi, come acroteri angolari: Brennecke, pp. 64-69; in generale sul putto nell'arte funeraria v. Stuveras 1969, p. 33 ss. A ciò si aggiunga l'osservazione che in alcuni coperchi del nostro tipo compaiono tra nicchia e nicchia piccole erme di putti, che costituiscono una sorta di elemento divisorio: cfr il coperchio di un sarcofago del Louvre (Turcan, p. 89, nota 2) ed un frammento di Zagabria (Hanfmann 1939, p. 231, fig. 2; Turcan, p. 90, nota 3. Sempre in relazione a questo tipo di coperchi il Turcan, p. 90, nota 2, cita ancora tre frammenti dal Louvre, di cui due con maschere ad eroti, ma non è stato possibile reperirne una riproduzione fotografica). Ciò indica che il soggetto in sé non era estraneo alla decorazione di questo particolare genere di coperchi (in cui peraltro figure di putti appaiono spesso - cfr il citato sarcofago di Hever Castle - in scenette). Inoltre l'elemento decorativo che scandiva la separazione tra nicchia e nicchia (erma di putto) in alcuni esemplari, potrebbe in altri casi essere stato trasposto, assumendo le maggiori dimensioni di una testina (l'elemento squadrato su cui poggia la testina nel nostro frammento ricorda un'erma) all'interno di alcuni degli spazi in cui era divisa la lastra frontale del coperchio. Il volto del putto, reso con una certa sensibilità plastica, con un moderato uso del trapano corrente nella capigliatura, potrà ancora porsi negli ultimi decenni del II secolo (si confronti il volto di una figuretta di Eros su un sarcofago dionisiaco di Napoli: Matz II, p. 258 ss., n. 118, tav. 139, con datazione alla prima età severiana). Provenienza ignota
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200122379
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
    2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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