sarcofago (sarcofago microasiatico "tipo torre nova")

eroti, Roma, SECOLI/ II

La provenienza dalla "Curia Ostilia" indicata nei Mon. Matth. e ancora riportata dal Wiegartz, è già stata rifiutata dal Rodenwaldt nel 1938; da ultimo; da ultimo L. Guerrini, in Studi Miscellanei, XX, 1972, p. 5 - nota 14 e pp. 8.Al sarcofago è stato imposto un cuscino marmoreo di fattura seicentesca. Sulla fronte una frattura verticale corre dalla cornice superiore attraverso il braccio sinistro fino all'altezza del ginocchio della gamba sinistra dell'erote in sembianze di Sileno; anche la gamba destra presenta fratture in più punti; del braccio destro non è stato reso l'avambraccio; il piede destro è di restauro. Il lato posteriore presenta una grossa frattura che l'attraversa in senso orizzontale ed un'altra in senso verticale. Mancano: il braccio destro, dal gomito in giù, dell'erote del fianco sinistro; la mano destra dell'erote del fianco destro. (FOTIOGRAFIE: G.F.N., E, 57197; D.A.I. Roma, 35.2021-2; 35.2025-6; 68.231). Piccolo sarcofago infantile con doppia modanatura alla base e pilastri non scanalati agli angoli. La fronte è decorata da un gruppo di quattro eroti: da sinistra un erote retrospiciente, coperto di clamide, che avanza verso il centro suonando un timpano

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