ara/ funeraria

altare funerario, Roma, 50 d.C - 50 d.C

L'altare è decorato sulla fronte con un fregio a rosoni di acanto, che, partendo da un cespo alla metà del lato inferiore, corre tutto intorno al campo iscritto, determinando un'elegante cornice. I lati brevi sono entrambi decorati con una patera posta entro un festone di frutti retto alle estremità da due teste di ariete. Tipologicamente l'altare, molto simile a quello di L. Sestilio al Museo Capitolino, appartiene al tipo semplicemente scorniciato che diventerà frequente a partire dalla fine dell'età claudia. La datazione è confermata dall'iscrizione con la formula di dedica agli Dei Mani iscritta per esteso. Si può notare che se al femminile il cognome Lais (Lais, Laidis) è abbastanza attestato (una Sergia Lais è nota in CIL VI, 36332), al maschile è soltanto noto come nome indeclinabile ebraico (= Lais), forse derivato da Leo, in una citazione biblica. Il nome non è comunque attestato nella comunità ebraica di Roma né altrove, come pure non è attestato il gentilizio Sergius tra gli Ebrei

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