statua/ maschile
Asclepio,
Roma,
non determinabile
Statua maschile in marmo bianco composta da un torso e da una testa antichi ma non pertinenti e oggetto di completamento moderno in tutta la parte inferiore e nelle zone rimanenti. La testa, giovanile e maschile, presenta alla sommità della ricca capigliatura una corona di foglie di alloro
- OGGETTO statua/ maschile
-
CLASSIFICAZIONE
SCULTURA/STATUARIA
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Mattei di Giove
- INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il torso è riconducibile a un tipo statuario, noto in numerose copie, indicato nella letteratura archeologica come "tipo Phyromachos", nonostante sia da tempo dimostrato che non c'è nessun rapporto tra la creazione del tipo e l'artista di questi nome, recentemente noto come l'autore del ritratto di Antistene, grazie al rinvenimento di alcune iscrizioni a Ostia: si veda da ultimo Zevi in Helbig, 3388, con bibliografia precedente. Nella complessa varietà dei tipi statuari di Asclepio (per il tipo attribuito a Nikeratos rimando al fine esame di Becatti 1973-1974) è merito di Beschi 1969-1970, p. 108 ss. aver riportato con un esame del tutto convincente il "tipo Phyromachos" alla creazione del V secolo a.C., fatta per la statua di culto del santuario di Epidauro: in un momento cioè anteriore sia al simulacro crisoelefantino di Thrasymedes, sia alla creazione del tipo noto come "tipo Giustini", opera peloponnesiaca del 370 a.C. circa. Il torso Mattei originariamente presentava la testa leggermente volta verso il braccio destro; la testa scelta, invece, per completare il torso, si presenta girata verso sinistra e reclinata. La corona di alloro presente sulla testa maschile appare del tutto simile a quella presente sul capo di Antinoo nel rilievo di Antonianos (Clairmont 1966, p. 39, n. 5, tavv. 7-8; Guarducci 1974, p. 414, fig. 156a; Bianchi Bandinelli - Torelli 1976, n. 134). È difficile individuare il tipo della testa: si tratta con ogni probabilità di una crezione classicistica di età adrianea, vicina alla figura di Honos e Alutus nell'arco di Traiano a Benevento (Rotili 1972, tav. LXXXVII e CXXII); alla personificazione del Campo Marzio nella base della colonna di Antonino Pio; alla testa di Cerere o Tellus (Kruse 1967); di Melpomene (Turr 1971); del fanciullo del Prado (Sichtermann 1960). Sono evidenti riecheggiamenti da creazioni quali l'Eubuleo (elenco delle repliche in Harrison 1960, p. 382, nota 57) o il cosiddetto "Aristeo" di Cirene (Vitali 1928; Paribeni 1959, p. 87, n. 220). Il confronto, comunque, più stretto, è con la testa di una figura di genio presentata da Kaschnitz v. Weinberg 1936-1937, p. 23 s., n. cat. 38, tav. XX. Provenienza ignota. La scultura è stata identificata dalla Panofsky-Soergel con "una statua di Esculapio" posta "da un lato della fontana... e dall'altro la figliola" nel giardino "de Melangoli" nella proprietà di Asdrubale Mattei al Palatino, secondo l'inventario del 1592 (AM 27). Ritengo invece molto più probabile identificare la statua con l'acquisto fatto da Asdrubale Mattei in data 9 giugno 1605 (AM 41, III, fogl 95) dalla "heredità di Papa leone undecimo". La nota d'acquisto, infatti, insieme a "tre testi, una d'Aless.ro Magno, una d'Adriano, e la testa di Baccho", ricorda: "... ho comprato un torso d'Apollo all'heredità di Papa Leone... mi sono convenuto con ms.o Agnolo, che mi finisca mancandoli dal mezzo in giù, et un braccio... et s'à me non mi piacerà la testa che vi è, che debba mutarla in un'altra a mia soddisfattione". Per quanto riguarda l'artista restauratore, non vi è dubbio che si tratta della stessa persona, ms.o Agnolo, ricordata da Asdrubale Mattei in una nota del 22 dicembre 1604 (AM 41, III, fog. 95): "... per una testa... e più per sua mercede d'haverla accomodata ad un busto trovato al mio giardino, pur per mettere in un nicchio sopr'una porta". I completamenti apportati al torso di Asclepio corrispondono perfettamente alle parti mancanti segnalate da Asdrubale Mattei, e non è certo un caso se la statua, se pur riconosciuta come di Asclepio nei Monumenta Matthaeiana, sia ancora indicata come di Apollo in volumi eruditi quale l'Itinerario istruttivo di Roma di Mariano Vasi Romano 1794 (dall'edizione con note a cura di Matthiae 1970, p. 302)
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200122320
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- DATA DI COMPILAZIONE 1978
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2017
2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0