lastra (funeraria)

Roma, 390 - 399

Lastra marmorea quadrangolare di arredo parietale, parzialmente ricomposta con due frammenti accostati inclusa nella muratura moderna

  • OGGETTO lastra funeraria
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ incisione
  • MISURE Altezza: 78 cm
    Larghezza: 63 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI/ARREDI FUNERARI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali d'Arte Antica - Palazzo Barberini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Barberini
  • INDIRIZZO Via delle Quattro Fontane 13, Roma (RM)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Muro della Serra/ lato cortile/ VI riquadro da destra
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le notizie storico critiche sono inerenti all'iscrizione. Lastra marmorea frammentaria con iscrizione. Presenta forma quadrangolare, in due frammenti accostati con tutti i margini frammentati, inclusa nella muratura moderna. L'iscrizione, incompleta, si svolge su dodici righe. Le lettere sono regolari, spiccate, di forma allungata, tracciate con ductus uniforme, alte regolarmente m. 0,04. In particolare: C e Q di forma ovale, G con taglio poco marcato, M con elemento centrale lungo quanto i laterali poco divaricati, P con occhiello aperto. Segno di interpunzione triangolare con vertice in basso. L’iscrizione fu rinvenuta probabilmente in numerosi frammenti e riportata da autori del XVII e XVIII secolo in numerose versioni, per lo più incomplete, dalle quali è stato possibile ricostruire il testo, composto in dodici esametri (vd. schede RA allegate del 1975 e 2005). L’iscrizione funeraria, redatta in prima persona, è nota da trascrizioni precedenti. Nella riga 1 (a) lungo il margine della frattura è visibile una sequenza di tratti riconoscibili grazie al contesto come pertinenti al cognome Tulliana. Nella riga 1-2 (b) si nota un’aggiunta epigrafica posteriore realizzata al momento della deposizione di Tulliana Minore, impaginata lungo il margine destro della lastra. Il carmen sepolcrale, composto da una sezione in esametri (a, vv. 1-10; b, v. 1) chiusa da alcune righe in prosa (a, rr. 11-12; b, 1-2), è dedicato ad Accia Maria Tulliana, moglie del senatore Artorius Iulianus Megethius e nipote di Marius Victorinus, celebre oratore e maestro di retorica vissuto a Roma, ma nato in Africa durante il principato di Costanzo II (337-361 d.C.). Il marito, che si occupa della sepoltura di Maria, seppellirà anche la figlia Tulliana iunior. Il cognome grecanico Megethius è documentato a Roma in altre quattro iscrizioni cristiane
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200032195
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie Nazionali di Arte Antica
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2004
    2025
  • ISCRIZIONI [Accia vel Maria est nomen mihi Tulliana, Victorinus avus quo] tantum rhetor[e Roma enituit quan]tum noster sub origin[e sanguis. Bis nona]m carptura rosam mihi decidit [aetas, heu dol]or, et vernum maculavi[t funus Aprilem. Nullus i]noffenso vitae mihi tramit[e lapsus (!), mens m]orum matura bono nil de[buit annis. Co]niugii scit cara fides heresque [maritus rit]e quod aeterno migrari[m dedita Chriso; emerita]mque ferat melior m[ihi vita coronam. D(ie) IIII Id(us) Apr(iles) Haec omnia] facta pie cura[nte marito Artorio Iuliano Megethio v(iro) c(larissimo). Haec pater insonti filiae suprema peregitd (ominae) Tullianae Iun(iori) Kal (endis) Sep(embribus)] - capitale - a solchi - latino
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
    scheda cartacea (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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