sarcofago, opera isolata - bottega romana (fine sec. IV)

sarcofago,

Il sarcofago in marmo della Val d'Ossola con coperchio in pietra di Musso è insolitamente decorato su tutti i lati, a fitto bassorilievo con tredici figure intere e anche il coperchio a tetto piuttosto pitto presenta sulla fronte secondo la tradizione romana, figure a bassorilievo

  • OGGETTO sarcofago
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
    pietra/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romana
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Commissionato probabilmente da un patrizio romano con importanti incarichi pubblici a Milano è più grandioso, sontuoso e importante sarcofago milanese, sia per la struttura, per la forma del coperchio, per la finezza di esecuzione, per la scelta dei temi, ricchezza di particolari e per l'iconografia delle scene, rappresentate, è saldamente inserito nella tradizione dell'arte sepolcrale romana. Così il bassorilievo fitto di figure strettamente accostate e applicate a piatto senza spazi liberi sul piano di fondo è caratteristica della decorazione dei sarcofagi stilisticamente simili detti "sarcofagi a porte di città" in genere di grand dimensioni e aspetto sontuoso probabilmente provenienti da una bottega romana che esportava alcuni pezzi, particolarmente monumentali e prestigiosi anche nell'Italia del Nord oppure da scultori che si spostavano dall'Urbe sul luogo della tomba. Quindi questo sarcofago "a porte di ci ttà" è da escludere da un'esecuzione milanese. Per la datazione, alla fine del IV secolo, ci si può basare sui dati storici: ad esempio dal mausoleo romano degli Anicii in San Pietro in Vaticano e il confronto stilistico con monumenti datati, come la base dell'Obelisco di Costantino, soprattutto per le teste (Brandenburg, 1987). E' detto "di Stilicone" fin dal XVIII secolo, ma viene considerato anche di Sant'Ambrogio da chi ritiene sia stato direttamente ispirato dal grande vescovo. Il coperchio fu girato quando il sarcofago fu posto sotto il pulpito della chiesa romanica. Nell'alzata del coperchio è al centro un clipeo con i ritratti dei coniugi defunti, sollevato, secondo lo schema pagano dell'eroicizzazione dell'anima, da una coppia di eroti. La grande qualità di questo sarcofago è riscontrabile inoltre i altri grandi documenti contemporanei, la cui affinità consiste piuttosto nella prevalenza data alla figura centrale del Cristo "dottore": si veda lo splendido esemplare del Museo d'Arte Cristiana ad Arles, molto simile a questo e progettato a Roma, sotto il regno di Teodosio da un'officina influenzata dall'arte di Costantinopoli (Fevrier, 1978)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175647-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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