area ad uso funerario (tombe)

Colli Del Tronto, PERIODIZZAZIONI/ Protostoria/ Eta' del Ferro

In un appezzamento di terreno a Sud-Est di villa Lozzi, confinante con la proprietà Cinaglia, al tempo del Brizio (1894) vennero messe in luce alcune tombe picene. Sulla consistenza della necropoli abbiamo pochi dati, rimane solo la descrizione di 3 tombe corredate dallo schizzo del corredo della più interessante in una lettera di G. Gabrielli. Si trattava delle sepolture di due bambini con corredo composto da una collana di paste vitree, "4 pendaglietti in bronzo, 4 fibulette a degradazione tipo solito e un'armilletta a punta" (-0,95 m dal p.d.c.) e una sepoltura di un adulto (profondità -0,80 m dal p.d.c.) a circa 100 m dalle altre. L'inumato era deposto supino con ricco corredo ceramico presso i piedi e armi: un pugnale presso la scapola, una punta di lancia e una spada ad antenne inquadrabile nel Piceno IV A. La presenza della necropoli è confermata dal rinvenimento nel 1971 in un terreno adiacente (proprietà Cerasa, partt. 437, 438, 442, 443) di "frammenti di vasi di terracotta scura", tre frammenti di ferro, frammenti di ossa umane e una punta di lancia. Il rinvenimento avvenne durante i lavori di scasso per la messa a dimora di una vigna, alla profondità di circa -1 m dal p.d.c

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