statua (virile)

Apollo/Dioniso?, Falerone, ca 10 d.C - ca 100 d.C

Torso di figura maschile giovanile, lavorata a tutto tondo, in posizione stante sulla gamba destra, con consegnuente flessione del busto verso destra. Il braccio sinistro doveva essere piegato con la mano portata sul fianco: qui restano tracce del pollice, dell'indice e del medio. Il braccio destro poteva essere portato in avanti, al fine di sorreggere un attributo. Notevole esecuzione anche sul retro dove il modellato anatomico acquista plasticità nella forte sporgenza dei glutei. Sul petto scendono le estremità ondulate o di lunghe ciocche, annodate sulla nuca, o di una taenia che poteva cingere il capo. I riccioli che scendono aprendosi sulle spalle ricordano, per la loro forma lanceolata, quelli dell'Eros prassitalico di Centocelle; meglio quelli del Dioniso ebbro della Galleria degli Uffizi o della statua di Dioniso dal tempio omonimo di Cirene. Non si può escludere un'identificazione con Apollo

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