Lastra rettangolare in marmo con sbeccature sui bordi. Il campo epigrafico è delimitato da un solco profondo e da una stretta cornice. L’iscrizione, abbastanza accurata, si compone di dieci righe occupando sutto lo spazio della lastra con lettere apicate e segni d’interpunzione triangolari. Si tratta della dedica funeraria da parte di Titus Flavius Hermes liberto augustale e di Aelia Ianuaria alla figlia Aelia Felicitas, a Cornelia Thespidi, a Flavia Alexandria, a Onesimus e a Flavia Arethusa. Per il cognomen Onesimus si veda l’iscrizione Inv. Com. 98 (Lucius Faenius Onesimus), mentre su una iscrizione da Ravenna è attestata una Aelia Felicitas, moglie di C.Terentius Magnus (CIL XI, 143). L’iscrizione su base paleografica è databile tra il I e il II sec. d.C