Grossa lastra rettangolare in calcare locale con il campo epigrafico racchiuso in una edicola composta da due colonne corinzie e timpano triangolare con al centro un anforisco e ai lati le lettere D M. Al di sopra del timpano, nel campo libero ai lati, sono un’anfora a sinistra e una patera a destra. La parte inferiore della lastra presenta una lavorazione molto grezza e non rifinita forse perché non visibile in antico. L’iscrizione risulta abbastanza accurata ed è disposta su sette file. E’ presente l’interpunzione, che nella riga quinta e sesta è realizzata con hedere distinguentes. L’isrizione riferisce la dedica di un Caius Disinius Verus e di Laelius Paullinus rispettivamente all’amico e al fratello Gaius Laelius Iugundus morto all’età di 55 anni. Il nomen Laelius, conosciuto da altre insrizioni perugine, è molto presente in Sabina (Regio IV) e in Etruria (Regio VII). Il tipo di lastra ad edicola risulta molto ben attestato in Italia centrale, e in Umbria in particolare, tra il I