Insediamento preromano di Monte Dragnone (insediamento)

Zignago, ca V a.C - ca IV a.C

La sommità del Monte Dragnone (1006.8 m s.l.m.) è stata interessata da indagini archeologiche e ricognizioni di superficie, condotte a più riprese a partire dal 1969, per iniziativa prima dell’ISCUM e poi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria. Gli interventi per la costruzione del Santuario della Madonna del Dragnone, posto alla sommità del colle, e il dilavamento delle pendici scoscese causate da intensi fenomeni erosivi hanno comportato la perdita delle stratificazioni antiche, accumulando i materiali in ricche sacche di deposito in giacitura secondaria. Sebbene le ricerche non abbiamo individuato né strutture insediative – di carattere abitativo, di sistemazione del suolo o con funzione difensiva – né livelli di frequentazione in posto, è stato tuttavia possibile ricondurre il cospicuo materiale rinvenuto, prevalentemente ceramico, a un’unica fase di occupazione, ascrivibile alla seconda Età del Ferro (V-IV secolo a.C.). Gli esiti delle indagini hanno evidenziato la presenza di elementi di particolare interesse per la varietà dei materiali presenti, che comprendono anche produzioni di area etrusca e attica. Alla luce di tali presenze, frutto di relazioni commerciali, è stata richiamata l’attenzione sulle forme di interazione culturale tra Liguri e mondo greco-etrusco, evidenziando il carattere strategico del sito, posto in relazione a importanti percorsi stradali, con connotazioni che rimandano anche alla sfera del sacro

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